(ASI) L’Ungheria si avvia a diventare l’hub europeo delle batterie auto e per farlo punta sulla città di Debrecen nella parte orientale del paese dove sorgerà la più grande fabbrica d’Europa per la produzione di batterie per veicoli elettrici.
Il progetto, della cinese Contemporary Amperex Technology (catl), prevede un investimento di oltre 21 miliardi di dollari che, secondo il primo ministro Viktor Orban, consentiranno all’economia di prosperare grazie alla transizione verde dell’Europa, anche se non mancano le critiche delle opposizioni nonostante i risvolti positivi per l’economia magiara. Attivisti ambientali, leader della comunità e oppositori politici sostengono che si sono costi che vengono ignorati“da una leadership che controlla tutto, dai tribunali e dalle autorità di regolamentazione ai media”.
L’impianto che laCatl sta costruendo in collaborazione con Mercedes-Benz è stato annunciato dal governo come il più grande investimento diretto estero nella storia dell’Ungheria. Adiacente al sito, altri due fornitori di batterie stanno costruendo i propri impianti. Dall’altra parte della città un’altra dell’azienda cinese, la EVE Energy, sta costruendo uno stabilimento con la Bmw.
Le rimostranze di coloro che sono contrari a questi progetti vanno dalla perdita di terreni agricoli alla pressione sulle risorse idriche ed energetiche, fino alle questioni relative allo smaltimento delle batterie usate. Paventato poi il rischio di incidenti nelle fabbriche che lavorano con materiali pericolosi come il litio.
Catlha affermato di sapere cosa sta facendo, utilizzando la sua vasta esperienza per garantire che nessun agente inquinante venga rilasciato nell’aria o nell’acqua;l'azienda ha inoltre affermato che vorrebbe collaborare con le autorità locali per prevenire potenziali contaminazioni all'esterno dell'impianto.
Secondo i dati Bloomberg in pochi anni il Paese, con meno di 10 milioni di abitanti, diventerà il quarto produttore mondiale di batterie, dopo Cina, Stati Uniti e Germania; attualmente Budapest ha sei impianti di batterie già attivi o in fase di costruzione.
Il primo stabilimento ad aprire fu a Göd, sulla riva del Danubio a nord della capitale Budapest. Nel 2017, il conglomerato sudcoreano Samsung SDI ha convertito la sua fabbrica di schermi al plasma per concentrarsi sulla produzione di batterie per veicoli elettrici.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia