L’Europa si schiera a fianco dei consumatori e dice basta alle pubblicità ingannevoli

(ASI) Strasburgo – Siete sicuri che i prodotti che mettete nel carrello siano davvero rispettosi dell’ambiente? Sapete per quanto tempo potrete usare il vostro nuovo cellulare? Quanto dura il periodo di garanzia e quali sono i costi di riparazione?

Tutte informazioni fondamentali, queste, capaci di indurre il consumatore a comprare un prodotto piuttosto che un altro. Proprio per tale motivo, è importante che quanto dichiarato da produttori e venditori sia veritiero. Eppure, diversi studi e ricerche europee hanno dimostrato che spesso e volentieri i dati riportati in bella vista sulle confezioni non corrispondono del tutto alla realtà.

Un fatto grave, dal momento che i consumatori – essendo ingannati da informazioni false o veritiere solo in parte – rischiano quotidianamente di ritrovarsi fra le mani oggetti o alimenti dalle etichette accattivanti ma allo stesso tempo fuorvianti. Una pratica commerciale scorretta, in altri termini, in grado di orientare le scelte dei clienti ignari verso prodotti ecologici e duraturi solo all’apparenza. Una pratica che minaccia anche i principi basilari della concorrenza, andando a danneggiare quelle aziende virtuose che rispettano integralmente ciò che affermano sulle proprie confezioni.

L’Unione europea è determinata a porre fine al più presto e al livello comunitario a questo spiacevole quanto diffuso fenomeno. Durante la sessione plenaria dell’11 maggio a Strasburgo, l’Europarlamento ha approvato a larga maggioranza la bozza di una direttiva “sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde, per migliorare l'etichettatura e la durata dei prodotti e per porre fine alle dichiarazioni ingannevoli”.

La proposta di legge è passata all’Assemblea con 544 voti favorevoli, 18 contrari e 17 astensioni. Ora potranno partire i negoziati ufficiali tra l’Europarlamento e i rappresentanti degli Stati membri. Le trattative condurranno alla stesura definitiva del testo della direttiva, la quale uniformerà la legislazione dei singoli governi europei.

Il provvedimento interviene su tre punti chiave e si ripropone di aiutare i cittadini ad avere informazioni più chiare e verificate ogni volta che fanno un acquisto. L’obiettivo finale è quello di avere prodotti davvero ecologici, maggiormente duraturi e riparabili in caso di guasti. Istanze quantomai attuali, che in piena crisi climatica intendono ridurre l’impatto sull’ambiente e a scoraggiare lo scarto dei prodotti danneggiati ma ancora riparabili, diminuendo considerevolmente il volume dei rifiuti inquinanti.

In primo luogo, l’Europarlamento ha dichiarato guerra “alle pubblicità ingannevoli e le indicazioni ambientali generiche”. Quante volte vi è capitato di trovare scritto sulle etichette affermazioni rassicuranti come ecologico, naturale, rispettoso della biodiversità, sostenibile, biodegradabile, prodotto senza commettere crudeltà sugli animali e via dicendo? Ebbene, per gli eurodeputati tutte queste formule, accattivanti dal punto di vista commerciale, sono invero “ingannevoli e generiche” finché non vengono scientificamente provate.

E così, le aziende dovranno modificare le loro etichette aggiungendo dettagli “sull’impatto ambientale e sociale” dei prodotti. Ciò comprende informazioni sulla durata, sulla possibilità di riutilizzo e riciclo, sulle condizioni di lavoro in fabbrica e sul trattamento riservato agli animali nelle fasi di sperimentazione e produzione. Tali informazioni dovranno essere opportunamente verificate da “dettagliate prove scientifiche”. Sulle etichette comparirà un nuovo “certificato di sostenibilità”, rilasciato solo se validato da autorità pubbliche o enti accreditati indipendenti dai produttori. Le etichette prive del certificato verranno proibite poiché considerate ingannevoli.

In ogni caso, per ottenere la certificazione non basterà più limitarsi a compensare le emissioni di carbonio nel corso della fabbricazione. Il produttore sarà tenuto a specificare “impegni e obiettivi chiari, oggettivi, quantificati, basati su dati scientifici e verificabili”. Dovrà, ad esempio, rendere noto il “piano realistico” – dotato di tempistiche precise e risorse economiche sufficienti – con cui intende ridurre o compensare l’impianto ambientale di ciascun prodotto.

La proposta di legge contrasta, in secondo luogo, l’obsolescenza programmata di cellulari, computer, dispositivi elettronici, piccoli e grandi elettrodomestici nelle nostre case. L’Europa, infatti, vuole impedire ai produttori di inserire nei sistemi operativi specifiche caratteristiche mirate a limitarne la durata nel tempo. Tale spiacevole fenomeno può arrivare addirittura a farli funzionare male dopo un certo periodo di utilizzo.

Oltre al danno c’è anche la beffa, dal momento che spesso i produttori “programmano” il malfunzionamento oltre il termine della garanzia, costringendo il consumatore a gettare il prodotto per comprarne uno nuovo o comunque a pagare di tasca propria le spese di riparazione. Una manna per le casse delle società tecnologiche, con buona pace dei clienti indifesi.

Ebbene, potrete presto dire addio a cellulari che iniziano a rallentarsi fino a surriscaldarsi e bloccarsi, divenendo inutilizzabili. Potrete dire addio a elettrodomestici che si guastano in maniera apparentemente inspiegabile, al di fuori del periodo coperto da garanzia. Gli eurodeputati infatti, hanno deciso di “vietare l'introduzione di caratteristiche progettuali che limitino la durata di un prodotto o che portino a un suo malfunzionamento precoce”, nella speranza di allungare la vita dei nostri dispositivi ed evitare che finiscano in discarica troppo presto.

I produttori, inoltre, dovranno informare gli utenti – “in modo chiaro e comprensibile” e nella lingua ufficiale di ciascuno Stato membro – per quanto tempo intendono aggiornare il sistema operativo dei dispositivi. Gli aggiornamenti sono molto importanti, in quanto includono miglioramenti di sicurezza e garantiscono il regolare funzionamento del dispositivo. Ne consegue che i consumatori potranno scegliere il modello più conveniente avendo a disposizioni informazioni precise prima dell’acquisto.

Non solo. Sarà vietata la vendita di dispositivi progettati per funzionare esclusivamente con accessori o parti di ricambio fornite dal medesimo produttore. Ciò significa, ad esempio, che sarà possibile usare le stampanti anche con cartucce d’inchiostro non originali. Similmente, i cellulari di nuova commercializzazione dovranno poter essere regolarmente ricaricati persino con caricabatterie di produttori terzi. Ciò permetterà al consumatore di comprare pezzi di ricambio o accessori non originali a un prezzo più contenuto, senza con ciò venire penalizzato nell’utilizzo quotidiano.

L’ulteriore scopo della proposta di legge è quello di permettere agli utenti di acquistare un prodotto in base alla sua effettiva durata nel tempo e ai costi di riparazione. Gli europarlamentari si sono espressi a favore di una nuova etichetta che indichi chiaramente non solo la durata della garanzia richiesta dalla legge, ma anche ulteriori estensioni offerte volontariamente dal produttore.

In aggiunta, al consumatore dovranno sempre essere fornite alcune “informazioni rilevanti circa la riparazione” come il costo dei pezzi di ricambio, il periodo di disponibilità sul mercato degli stessi, i tempi necessari per ordinarli in caso di bisogno.

La relatrice della proposta ha accolto con entusiasmo l’approvazione in sessione plenaria. L’eurodeputata croata Biljana Borzan – appartenente all’Alleanza dei Socialisti e Democratici e membro della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori – ha parlato di una bozza che beneficia le tasche dei cittadini e li rende più sensibili nei confronti di prodotti davvero ecologici e sostenibili. “L'industria non potrà più trarre profitto dalla produzione di beni che si rompono appena terminato il periodo di garanzia. La selva delle false dichiarazioni ambientali finirà, poiché saranno consentite solo le dichiarazioni ecologiche certificate e comprovate”, ha commentato.

Marco Sollevanti – Agenzia Stampa Italia

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