(ASI) Il presidente dell'Honduras Xiomara Castro ha annunciato la fondazione della Commissione per la sicurezza agraria e l'accesso alla terra. Nelle intenzioni delle istituzioni locali questa servirà migliorare le condizioni della popolazione rurale del paese, anche in considerazione del fatto che poco meno di due terzi di questa, il 63% per l’esattezza, vive in condizioni di povertà.
In seguiti ad una riunione del Consiglio nazionale per la difesa e la sicurezza, il presidente ha riferito della creazione dell'istituzione, sottolineando che storicamente le politiche agrarie hanno portato a “processi fallimentari”, e proprio per questo, ha sottolineato, “il Governo non può ignorare le condizioni precari del settore rurale e agricolo del Paese, che sono state causate dalle strutture di modelli economici iniqui che accrescono le disuguaglianze”.
Sempre la prima mandataria del paese indiolatino ha sottolineato che “la riforma agraria costituisce una questione in sospeso, sono passati più di 30 anni dalla promulgazione della legge per l'ammodernamento e lo sviluppo del settore agricolo”.
Secondo il presidente, questa situazione limita l'Istituto nazionale agrario (Ina) nelle risposte che può eseguire a favore delle richieste di terra delle contadine, dei gruppi contadini, delle comunità indigene e dei popoli indigeni. Allo stesso modo ha evidenziato che dal 2021 c'è stata “un'escalation nell'occupazione delle terre produttive”, che ha generato insicurezza e anarchia nell'accesso alla terra e colpisce direttamente lo sviluppo dell'agricoltura, dell'economia nazionale e degli investimenti.
Partendo da ciò ha incaricato l'Istituto del patrimonio (Ip) e l'Ina di svolgere un'indagine approfondita sui beni legali che sono stati trattati o acquisiti in modo irregolare; questa nuova struttura ha ora la responsabilità di redigere un disegno di legge che dia una soluzione alla complessa situazione della campagna honduregna, dove 25.415 ettari sono stati occupati da gruppi di persone.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia