Trionfo diplomatico della Cina: Xi Jinping ristabilisce le relazioni diplomatiche tra Arabia Saudita e Iran. Una svolta geopolitica.

(ASI) Pechino - Xi Jinping, dopo numerosi incontri segreti, è riuscito a concludere un importantissimo accordo politico tra Iran e Arabia saudita, due nemici storici che, grazie alla diplomazia cinese, hanno finalmente ristabilito relazioni pacifiche.

Il presidente cinese ha svolto un ruolo chiave nel facilitare i colloqui tra le due nazioni durante le sue numerose visite in Medio Oriente.

L'Iran e l'Arabia Saudita, che hanno lungamente avuto relazioni tese a causa di conflitti regionali e differenze ideologiche, hanno concordato di riprendere i legami diplomatici e di cooperare per mantenere la stabilità nella regione.

Questo risultato rappresenta una vittoria per la politica estera della Cina, che ha lavorato attivamente per promuovere la pace e la stabilità globale attraverso la diplomazia.

Le riunioni si sono svolte a Pechino lo scorso 6 marzo e la notizia ha subito fatto scalpore in tutto il mondo per la portata delle mediazioni che la Cina ha dovuto condurre.

La due nazioni erano infatti potenze storicamente rivali del Medioriente, affiatate da numerose tensioni che duravano da ben 7 anni e che stavano devastando il territorio dello Yemen.

Quello dello Yemen è infatti un conflitto che sta durando dal 2011 e che ha causato decine di migliaia di morti e creato una crisi umanitaria di proporzioni enormi.

Ufficialmente, il conflitto iniziò nel 2015, quando i ribelli Houthi presero il controllo della capitale yemenita, Sana'a, e la coalizione guidata dall'Arabia Saudita iniziarono la campagna militare per ristabilire il governo yemenita.

L'Arabia Saudita aveva giustificato il proprio intervento in Yemen affermando che l'Iran sosteneva gli Houthi, gruppo ribelle yemenita, con armi e supporto logistico. L'Iran aveva negato tali accuse, ma era noto che sosteneva il gruppo Houthi nella guerra civile.

Grazie a Xi Jinping e alla diplomazia cinese, i rapporti tra le due nazioni e quindi anche nello Yemen dovrebbero iniziare a normalizzarsi. L’accordo, secondo una nota della diplomazia cinese, “ha aperto un percorso che porta a pace e stabilità in Medio Oriente e dà l’esempio di come risolvere divergenze e differenze con dialogo e consultazione”.

La Cina, grazie a questa mossa strategica, è stata nuovamente consacrata come mediatrice di alto profilo, una nazione che preferisce risolvere conflitti e stipulare accordi tramite la diplomazia invece che con le armi.

Gli Stati Uniti e Israele sono rimasti spiazzati e increduli dalla notizia, il portavoce della sicurezza americana John Kibry ha infatti dichiarato che “gli Stati Uniti non sono stati direttamente coinvolti per la ripresa delle relazioni diplomatiche. […] Gli Usa valutano positivamente la ripresa dei rapporti diplomatici tra Iran e Arabia Saudita ma restano scettici che Teheran “adempirà ai propri obblighi”.

Anche Yair Lapid, l’ex premier e leader dell’opposizione in Israele, ha twittato che “L’accordo tra Arabia Saudita e Iran è un totale e pericoloso fallimento della politica estera del governo israeliano, è un crollo del muro di difesa regionale che abbiamo cominciato a costruire contro l’Iran. È quello che succede quando tutto il giorno ci si occupa delle follie giudiziarie invece di fare il lavoro di fronte all’Iran e di rafforzare i rapporti con gli Usa”.

L’intesa è stata accolta positivamente a Bruxelles, dove il portavoce del Servizio di azione esterna dell’UE ha così dichiarato: “L’Unione europea accoglie con favore l’annunciato accordo sulla ripresa delle relazioni diplomatiche tra l’Iran e l’Arabia Saudita e ne attende l’attuazione. La ripresa delle loro relazioni bilaterali può contribuire alla stabilizzazione dell’intera regione.”

Ma cosa ha spinto la Cina riappacificare i rapporti tra le due nazioni?

La Cina è uno dei principali acquirenti di petrolio dell'Arabia Saudita, se non il primo. L’Iran, a sua volta, è dipendente dal mercato della Repubblica Popolare da quando il petrolio persiano è stato colpito dalle sanzioni americane.

Sotto questa angolatura una vulnerabilità cinese, ovvero la sua dipendenza energetica, si trasforma in una forza diplomatica. 

Questa sinergia rappresenta dunque una svolta solenne della geopolitica mondiale, dalla quale potrà nascere un intero mercato di scambio e favori reciproci tra le tre nazioni.

Già l’Arabia saudita, pur avendo un rapporto strategico di lunga data con Washington da cui dipende proprio per proteggersi dagli iraniani, di recente ha cominciato a diversificare i propri arsenali militari acquistando anche da Pechino.

Questa mossa della Cina è l’ennesima conferma che le potenze asiatiche si stanno muovendo sempre di più per consolidare la loro presenza nel resto del mondo.

Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Lazio, Barbera (PRC): "La maternità non può giustificare discriminazioni, la giunta regionale rimuova i responsabili"

(ASI) "La vicenda denunciata oggi da 'La Repubblica' riguardante l'assunzione posticipata alle infermiere in maternità vincitrici di concorso nelle strutture sanitarie del Lazio è di ...

Fiore (FN): con mandati di cattura per crimini contro l'umanità per Netanyahu e Gallant, Israele perde la sua legittimità. L'Italia rompa le relazioni

(ASI) "La Corte Penale Internazionale dell'Aia ha emesso mandati di cattura per crimini contro l'umanità nei confronti di Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant. Questo implica che i due non possono ...

Roma, Giubileo. F. De Gregorio-G.Lobefaro (Azione): sfratto signora da immobile Vaticano. chiederemo consiglio straordinario in I Municipio

(ASI) Roma - "A pochi giorni dall'appello del Papa ad accogliere chi vive la precarietà abitativa, assistiamo al tentativo di sfratto perpetrato ai danni di una donna invalida e ...

Europa, Sottosegretario al Ministero dell'Interno Prisco: “Orgogliosi nomina Fitto , certificata autorevolezza Italia e governo”

(ASI) "La nomina di Raffaele Fitto a Vicepresidente Esecutivo della Commissione Europea, con deleghe a Coesione e Riforme è un riconoscimento di altissimo prestigio che inorgoglisce l'Italia e che certifica l'autorevolezza ...

Lavoro. Paolo Capone, Leader UGL: “Rafforzare sinergia fra pubblico e privato per rilanciare l’occupazione”

(ASI) “La firma dei decreti che consentono l'inserimento nella piattaforma per l'inclusione sociale e lavorativa anche dei disoccupati e dei percettori della disoccupazione in quanto collaboratori coordinati e continuativi è un ...

MO, M5S: scioccanti parole Tajani su decisione CPI

(ASI) Roma  - "Scioccanti e vergognose le parole di Tajani sul mandato d'arresto spiccato dalla Corte penale internazionale per Netanyahu e Gallant che secondo il capo della Farnesina va ...

Trasporti, Potenti (Lega): Felice per risorse a scuola inagibile di Montecatini Val di Cecina

(ASI) "Non posso che esprimere la mia felicità per la notizia della firma del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che dispone la destinazione delle risorse di cui ...

Istituto Friedman: Ferma condanna al mandato di arresto della CPI contro Netanyahu e Gallant

(ASI)"L’Istituto Milton Friedman condanna con assoluta fermezza il mandato di arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale (CPI) contro il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e il Ministro della Difesa ...

Fusione Cosenza, Baldino contesta Occhiuto: «Rozzo spot elettorale, Ionio isolato da sempre per visioni miopi»

(ASI) Roma - <Quando studiavo geografia alle scuole elementari, la Basilicata era la regione più povera d'Italia, accompagnata dalla Calabria e, secondo alcuni sussidiari, anche dalla Puglia. Ora che ...

MO: Provenzano (PD), Italia rispetti CPI e si adegui a sue decisioni

(ASI) "È partito l'attacco alla Corte Penale Internazionale, per il mandato di arresto a Netanyahu. La CPI è un'acquisizione fondamentale della giustizia internazionale, fondata sullo Statuto di Roma. L'Italia ha il dovere ...