(ASI) "Jenin, nel nord della Cisgiordania occupata da Israele, è in corso un massacro. Nel silenzio internazionale, questa mattina i militari israeliani hanno fatto irruzione nella città e nel suo campo profughi, uccidendo almeno 9 persone tra cui una donna di 60 anni, e ferendone più di 20, compreso un bambino e alcuni casi gravi.
Seminando distruzione, le forze dell'esercito di occupazione hanno interrotto l'alimentazione elettrica del campo, negato l'accesso a paramedici e giornalisti, e aperto il fuoco direttamente su un'ambulanza. I soldati israeliani hanno inoltre sparato gas lacrimogeni sul reparto pediatrico dell'ospedale governativo di Jenin, causando difficoltà respiratorie a mamme e bambini.
Per questo, il governo della Palestina ha richiesto un incontro urgente con l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Comitato Internazionale della Croce Rossa, con l’obiettivo di porre fine all'aggressione israeliana, salvare le vite dei palestinesi e prevenire ulteriori spargimenti di sangue, sollecitando al contempo le organizzazioni per i diritti umani e l’intera comunità internazionale a intervenire con urgenza per mettere freno a queste pratiche dell'esercito israeliano.
L’indifferenza del mondo incoraggia il governo di Israele a fare stragi davanti agli occhi di tutti, perché sono occhi che non vogliono vedere. L’Ambasciata di Palestina si appella al governo, alle forze politiche, alla società civile e agli organi d’informazione dell’Italia, Paese amico, affinché condannino questa violenza e agiscano immediatamente, per proteggere il nostro popolo e interrompere lo sterminio."
Così la nota di S.E. Abeer Odeh, Ambasciatrice di Palestina in Italia. Rappresentante Permanente presso le Organizzazioni delle Nazioni Unite FAO, IFAD e WFP.