(ASI) L'ultimo reattore, della centrale nucleare di Zaporizhzhia, è stato scollegato, dalla rete elettrica del Paese, dopo la ripresa delle ostilità nella zona
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Le autorità russe hanno sottolineato così che "le forze armate ucraine hanno ripreso a bombardare nell'area” e “tre spari hanno colpito il territorio" su cui sorge la struttura. Le fonti locali hanno aggiunto che gli uomini, sostenuti da Mosca, controllano Energodar, la città che ospita l’impianto. Lo ha riportato l’agenzia di stampa Tass, evidenziando che la dichiarazione è stata rilasciata nell’ultimo giorno della missione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, che ha lasciato comunque due ispettori nella centrale per monitorare da vicino l’evoluzione della situazione.
L'agenzia ucraina per l'energia atomica Energoatom ha dichiarato: "Negli ultimi tre giorni, le forze di occupazione russe hanno continuato a bombardare intensivamente l'area intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia" e in conseguenza di ciò diverse linee di trasmissione sono state danneggiate. "Si segnala inoltre che in data odierna, a seguito di un incendio avvenuto a causa di bombardamenti, è stata disconnessa la linea di trasmissione di potenza a 330 kV ZaTES - Ferrosplavna, ovvero l'ultima linea che collegava il nodo ZaNPP/ZaTES con il sistema energetico dell'Ucraina. Di conseguenza, l'unità di alimentazione n. 6 è stata scaricata e scollegata dalla rete, che attualmente fornisce solo il fabbisogno della centrale nucleare di Zaporizhzhia".
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia