(ASI) Aumenta la tensione tra gli Stati Uniti e la Russia. Il viceministro degli Esteri di Mosca Sergei Ryabkov, ha ammonito Washington a non fornire dispositivi bellici a lunga gittata all'Ucraina, evidenziando che gli americani sono "sull'orlo di un coinvolgimento diretto nel conflitto".
Lo ha riportato l’agenzia di stampa Interfax. Il numero due della diplomazia di Vladimir Putin ha ricordato così che la dottrina militare della Russia, che prevede l'uso di armi nucleari in caso di minaccia all'esistenza dello Stato. "Abbiamo ripetutamente avvertito gli Stati Uniti delle conseguenze che potrebbero verificarsi qualora continuassero a inondare l'Ucraina di armi", ha aggiunto.
C’è ormai – ha aggiunto - solo una "sottilissima linea a separare gli Stati Uniti dal diventare una parte in conflitto". "Le sfacciate forze anti-russe - avverte Ryabkov - non devono illudersi che tutto rimarrà immutato una volta che quella linea sarà stata superata".
Gli Stati Uniti non hanno ancora concesso il visto al ministro degli Esteri Sergi Lavrov e alla sua delegazione, che dovrebbero recarsi a New York per partecipare alla riunione convocata dalle Nazioni Unite in merito alla situazione in Ucraina. E' "allarmante", ha scritto in una lettera al Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres il rappresentante permanente della Russia Vassily Nebenzia. "E' da diversi mesi che Washington evita di rilasciare visti" ai delegati russi. La nazione d’ Oltreoceano ha puntualizzato che si può decidere di non rilasciare un visto per questioni "politiche, di sicurezza e di terrorismo".
Il presidente americano, Joe Biden, chiederà al Congresso 13,7 miliardi di dollari per aiutare l'Ucraina contro l'invasione russa, di cui 2 miliardi per affrontare l'impatto della guerra sulle forniture energetiche americane. Lo ha fatto sapere la Casa Bianca.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia