(ASI) Il Consiglio d’Europa ha scritto, in un rapporto tanto ideologico quanto assurdo, che è necessario abolire le diciture “maschio” e femmina” sui documenti dei bambini.
Ha sollecitato anche, nel testo, a facilitare il cambio di sesso per coloro che non hanno ancora raggiunto il diciottesimo anno di età. Durissimo il commento di Giorgia Meloni.
“Come volevasi dimostrare – ha commentato su Facebook la leader di Fratelli d’Italia-, “l'ideologia gender mira a destabilizzare i più piccoli”. Ha evidenziato poi, sul noto social network, che “la furia ideologica con la quale trattano questi argomenti non conosce limiti. Con quale maturità e consapevolezza un bambino dovrebbe prendere una scelta così delicata? Lasciamo crescere i minori liberi di conoscere ciò che sono e ciò che gli sta intorno. Il Consiglio d’Europa pensi ai problemi reali dei cittadini europei. I bambini non si toccano”. Tale presa di posizione è stata ben accolta anche all’interno del suo partito. “Condanniamo con fermezza il rapporto, dedicato alla teoria del Gender, redatto dal Consiglio d’ Europa che invita i Paesi del vecchio continente ad abolire le diciture “maschio” e “femmina”. Il testo chiede anche di facilitare il cambio di sesso per i minori. Concordiamo con quanto affermato dalla nostra leader, Giorgia Meloni, secondo cui la furia ideologica con cui vengono trattati questi argomenti non conosce limiti. Noi di Ace proseguiremo il nostro lavoro, in Fratelli d’ Italia di cui siamo la componente cristiana, per eliminare tale deriva morale contraria alla laicità e alla sana ragione umana”. Lo ha promesso, in una nota diramata agli organi di informazione, il presidente di Azione Cristiana Evangelica, Adriano Crepaldi, associazione radicata in 20 regioni, 35 province e in contatto con molte delle 6.010 chiese evangeliche e altre confessioni cristiane in Italia (cattolici, ortodossi e anglicani). La collaborazione tra A.C.E. e Fratelli d’ Italia è in corso dal 2015.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia