(ASI) Per la terza volta nella storia la Nuova Caledonia ha detto no all’indipendenza dalla Francia. Il risultato del voto è stato annunciato con entusiasmo dal presidente transalpino Emmanuel Macron, pur riconoscendo la “forte astensione” che ha contrassegnato la consultazione promossa dagli indipendentisti.
“I Caledoniani hanno scelto di rimanere francesi, liberamente. Per l’intera nazione è un orgoglio e un riconoscimento. La Francia è più bella oggi perché la Nuova Caledonia ha scelto di rimanerci”, ha sottolineato l’inquilino dell’Eliseo che ha aggiunto “inizia un periodo di transizione, che dovrebbe portarci a costruire un progetto comune. La promessa di un destino comune deve guidarci”.
Secondo i risultati parziali ufficiali, con l’84% dei voti scrutinati, il 96% degli elettori si è espresso contro l’indipendenza dell’arcipelago situato nel Pacifico meridionale.La partecipazione è scesa di oltre 30 punti rispetto alle ultime due consultazioni - quando aveva toccato l’80% -, anche se non sono state avanzate percentuali specifiche di partecipazione alle urne.
I principali partiti indipendentisti hanno criticato la consultazione sostenendo che l’emergenza legata al Covid-19 ha condizionato la partecipazione popolare.
Il Fronte di Liberazione Nazionale Canaco Socialista (Flnks), una coalizione che riunisce i principali partiti indipendentisti, e altre forze secessioniste hanno chiesto la “non partecipazione” al plebiscito se non fosse stato rinviato a dopo le elezioni francesi che si terranno nel 2022. Gli indipendentisti inoltre denunciano anche che Parigi ha infranto la sua promessa di non programmare il referendum tra settembre 2021 e aprile 2022 per evitare interferenze politiche causate dalle elezioni francesi.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia