(ASI) Il presidente russo Vladimir Putin e l’ omologo siriano, Bashar Assad, hanno tenuto nelle ultime ore un colloquio, a Mosca al Cremlino, sulla cooperazione tra i loro eserciti e su come continuare le operazioni per ottenere il controllo delle aree gestite dai ribelli nel Paese.
"Ritengo che il problema principale sia il fatto che alcune forze armate straniere, senza l'autorizzazione delle Nazioni Unite nè la vostra approvazione, siano ancora presenti in aree divise del Paese. Ciò va evidentemente contro il diritto internazionale e impedisce a voi di procedere con gli sforzi per il consolidamento del Paese e per la sua ripresa a un ritmo che sarebbe possibile se il governo legittimo controllasse tutto il territorio".
Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin rivolgendosi in conferenza stampa all’ omologo siriano, Bashar al – Assad, al termine del faccia a faccia avvenuto. Aerei da guerra russi hanno attaccato in mattinata, con missili aria-terra, postazioni di miliziani anti-governativi, colpendo in particolare i distretti inclusi nella tregua raggiunta nel 2020 tra la Russia e la Turchia. Lo ha denunciato l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria.
La zona, interessata dalle ostilità, è quella di Daret Izza, a ovest di Aleppo ed è fuori dal controllo dell’ esercito di Bashar al – Assad. L’ area è di fatto sotto l’ influenza diretta della nazione della Mezzaluna. L’ azione dei jet di Vladimir Putin è giunta poche ore dopo l’ incontro tra lo Zar e il suo omologo di Damasco. L’ alleanza tra i due governi prosegue dal 1971 e viene contestata, dal 2011, dall' Occidente.
Marco Pagnelli – Agenzia Stampa Italia