(ASI) Non accenna a diminuire la tensione nell’ ex colonia britannica soprattutto in merito al rispetto dei diritti umani. Sette attivisti pro-democrazia di Hong Kong sono stati condannati, con pene tra gli 11 e i 16 mesi di carcere, per il ruolo assunto durante una manifestazione, non autorizzata dale autorità locali appoggiate pienamente dalla Cina, nel culmine delle proteste antigovernative del 2019.
Ci sono, tra i nomi più noti, Figo Chan, sostenitore del Civil Human Rights Front ormai sciolto, Raphael Wong e Avery Ng (Lega dei socialdemocratici) e gli ex deputati Cyd Ho, Yeung Sum, Albert Ho e Leung Kwok-hung, noto come 'Long Hair'.
Tutti si erano dichiarati colpevoli delle accuse contestate a vario titolo, tra cui organizzazione e incitamento di altri a prendere parte a un evento illegale del 20 ottobre 2019.
L’ Occidente continua a insistere in merito alla necessità di ascolto della volontà popolare che punta, di fatto, ad ottenere una maggiore indipendenza da Pechino. Il gigante asiatico però non è disponibile ad accogliere tale richiesta, dicendosi pronto a difendere la propria integrità territoriale.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia