(ASI) La Cina non permetta più “che il suo territorio venga utilizzato per attività informatiche maligne". Queste ultime "hanno colpito in maniera significativa la nostra economia, sicurezza, democrazia e società.
L'Ue e i suoi Stati membri ritengono che queste attività siano state condotte dal territorio cinese". Lo ha affermato l’ Alto rappresentante, per la politica estera dell’ Unione europea, Josep Borrell. Lo "sfruttamento" del server di Microsoft Exchange – ha sottolineato - "ha minato la sicurezza e l'integrità di migliaia di computer e reti in tutto il mondo, inclusi l'Ue, i suoi Stati e le istituzioni comunitarie. Ha consentito l'accesso di un numero significativo di hacker, che hanno continuato a sfruttare la falla fino ad oggi. Questo comportamento dannoso e irresponsabile – ha evidenziato il diplomatico del vecchio continente - ha avuto come risultato rischi per la sicurezza e significative perdite economiche per le nostre istituzioni e le nostre imprese, con significativi effetti di contagio per la sicurezza, l'economia e la società". "Abbiamo anche rilevato - evidenzia - attività informatiche maligne con effetti significativi che hanno colpito istituzioni governative e organizzazioni politiche nell'Ue e nei suoi Stati membri, come pure industrie europee fondamentali".
Gli atti ostili emersi "minano la sicurezza, la fiducia e la stabilità nel cyberspazio. Prendiamo atto delle dichiarazioni fatte da Alleati, come Canada, Stati Uniti e Regno Unito, che assegnano la responsabilità per la compromissione dei server Microsoft Exchange alla Repubblica Popolare Cinese. In linea con il recente comunicato del vertice di Bruxelles, invitiamo tutti gli Stati, compresa la Cina, a rispettare i propri obblighi e impegni internazionali e ad agire in modo responsabile all'interno del sistema internazionale, anche nel settore informatico". Lo ha dichiara la Nato in un comunicato stampa diramato ai media.
Gli attacchi informatici, sferrati contro gli Usa e in particolare la posta elettronica di Microsoft, "non sembrano" portati avanti dal governo di Pechino, a differenza di quello di Mosca. Le indagini sono tuttavia ancora in corso. Lo ha detto il presidente americano, Joe Biden, in conferenza stampa.
La Cina protegge gli hacker, aggiunge il capo della Casa Bianca, specificando che comunicherà informazioni più dettagliate domani.
"Gli Stati Uniti e altri Paesi nel mondo ritengono la Cina responsabile per il suo irresponsabile, distruttivo e destabilizzante atteggiamento nel cyberspazio, che pone una minaccia per la nostra economia e per la sicurezza nazionale”, ha posto in risalto il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia