(ASI) Non ha cambiato idea. L' Organizzazione mondiale della sanità ha confermato la sua versione di sempre sull'origine animale della pandemia di Covid19.
Ha allontanato così l'ipotesi di una fuga del Ccoronavirus da strutture di ricerca. Lo hanno riferito le prime indiscrezioni che sono emerse dal rapporto del team dei 34 scienziati, dell’ ente, dopo la loro missione in Cina. Il documento verrà pubblicato domani e farà certamente ancora discutere, in quanto lascia aperte tutte le ipotesi.
La squadra di esperti internazionali e dei loro colleghi di Pechino considerano "da probabile a molto probabile" l'ipotesi che la malattia, che ha sconvolto l’umanità, sia stata trasmessa all'uomo da un pipistrello attraverso un animale intermedio (forse un visone). Viene definita dunque come "molto improbabile" la possibilità che l’ agente patogeno sia fuggito dal laboratorio di Wuhan. Il capo dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha sottolineato che "tutte le ipotesi restano sul tavolo e meritano studi approfonditi".
Il gigante asiatico è sotto pressione, da oltre un anno, perché sospettato di aver ritardato consapevolmente le comunicazioni, al resto della comunità internazionale, su quanto stesse accadendo. Scetticismo da Washington in merito alle spiegazioni fornite. “I nostri esperti hanno incominciato a leggere la relazione”, ha comunicato oggi la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Siamo "seriamente preoccupati sulla metodologia e sul processo" di elaborazione del testo, ha sottolineato il suo ministro degli Esteri, Antony Blinken, in un’ intervista all’ emittente televisiva d’ Oltreoceano Cnn. Il governo di Xi Jinping "apparentemente ha aiutato a scriverlo", ha accusato. La mancanza di trasparenza “è un profondo problema”, ma non saranno assunte “misure punitive”. "Le responsabilità per il passato – ha concluso - vanno verificate, ma l'obiettivo e' costruire un sistema piu' forte per il futuro". Lo scopo è di fare " tutto il possibile per prevenire un'altra pandemia".
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia