(ASI) Fine settimana di sangue in Colombia dove almeno 6 persone sono rimaste uccise in doversi scontri armati. Tra i più cruenti quello che si è registrato nel dipartimento di Caqueta, nel municipio di Florencia; qui un gruppo di uomini armati ha aperto il fuoco in una galleria dove si trovavano circa 50 persone, uccidendone tre e ferendone altre sette.
Altre tre persone sono state uccise nella città di Betania, nel dipartimento di Antioquia, dove uomini armati hanno aperto il fuoco in un’abitazione privata. Secondo l’Istituto di studi per lo sviluppo e la pace (Indepaz) 367 persone sono state assassinate negli 88 attacchi armati registrati in Colombia nel 2020.
Nei giorni scorsi il segretario generale dell’OnuAntonio Guterres ha diffuso l’informativa trimestrale sul paese indiolatinoin cui si legge che l’applicazione dell’accordo di pace nel paese, a quattro anni dalla sua firma, è fondamentale per “dare impulso alla sviluppo, alla pace e alla sicurezza”. Garantire la sicurezza degli ex combattenti delle Farc, delle comunità colpite dal conflitto, dei leader sociali e dei difensori dei diritti umani, recita il rapporto, deve essere le priorità del governo colombiano per il 2021. Il rapporto - che analizza il periodo tra il 26 settembre e il 28 dicembre 2020 - constata che la sicurezza continua a essere la principale sfida per il consolidamento della pace. La missione di verifica delle Nazioni Unite ha registrato l’omicidio di 248 ex guerriglieri delle Farc dalla firma dell’accordo di pace, nel 2016.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia