(ASI) Il Congresso del Perù discuterà la mozione contro il presidente Marin Vizcarra presentata dagli esponenti dell’Unione per il Perù che accusano il primo mandatario di “incapacità morale permanente”
La discussione inizierà oggi, lunedì 2 novembre, e riguarda fatti contestati a Vizcarra quando era ancora governatore dello stato di Moquegua, nella parte meridionale del paese sulle coste del Pacifico. L’accusa si basa sulle affermazioni di alcuni uomini di affari che affermano di aver pagato all’attuale presidente centinaia di migliaia di dollari in tangenti in cambio di appalti di lavori pubblici nella regione.
La mozione di sfiducia è sostenuta anche dagli esponenti di Fronte largo (FA), Azione popolare (AP) e Podemos Perù.
Un gruppo di legislatori del Fronte largo (FA), Azione popolare (AP) e Podemos Perù ha sostenuto la mozione contro Martín Vizcarra.
Se oggi la mozione di sfiducia otterrà almeno 52 voti il presidente sarebbe convocato al Congresso per presentare la propria difesa; nel frattempo il primo ministro Walter Martos ha annunciato che se il Congresso accetta di discutere la mozione, farà appello a tutte le risorse legali disponibili per fermare il processo contro il presidente peruviano.
È la seconda volta che il Congresso peruviano si trova a discutere una mozione contro Vizcarra, la precedente, fallita, si basava sulla presenta assunzione irregolare di un cantante come consulente del ministero della Cultura.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia
Foto di Congreso de la República del Perú from Lima, Perú - Presidente del Congreso en Sesión Solemne, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=49463618