(ASI) C’è polemica in Colombia dopo l’arrivo nel paese indiolatino dei militari statunitensi. Ieri un gruppo di parlamentari ha scritto al presidente Ivan Duque per ricordare che spetta al Congresso consentire il transito di truppe straniere nel territorio colombiano.
Nella missiva i Senatori chiedono al primo mandatario di Bogotà di spiegare le motivazioni che giustificano la presenza delle truppe degli Stati Uniti nel paese e il modo in cui l'esecutivo ha gestito la questione.
Una delle polemiche è legato al fatto che a dare notizia dell’arrivo dei militari non siano state le autorità colombiane ma l’ambasciata Usa in Colombia, paese da sempre schierato su posizioni filostatunitensi, nonostante l’articolo 139 della Costituzione non solo assegna al presidente la direzione della politica estera ma anche l’obbligo di informare i cittadini in merito.
I firmatari della lettera chiedono al presidente “appena possibile” e “in dettaglio” informare il Parlamento “sulla natura, gli obiettivi e le condizioni della presenza militare straniera nel paese” in modo che possa essere sottoposta alla loro considerazione.
Vari settori e organizzazioni della società colombiana si sono opposti all’arrivo di circa 800 militari statunitensi nel paese con il presunto scopo di sostenere la lotta contro il traffico di droga; tra le altre ragioni, si ritiene che ciò evidenzi la dipendenza del governo e delle forze armate da Washington, mini la sovranità e potrebbe aumentare l'aggressione contro il Venezuela, un paese che è stato oggetto di continue minacce dagli Stati Uniti, di cui ha il governo del Duque è stato complice.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia