(ASI) Continua in Russia il lavoro del gruppo incaricato di lavorare alle modifiche da apportare alla nuova costituzione. Stando a quanto riferito dagli organi di informazione molto probabile l’inserimento di una norma che stabilisca l’immunità per gli ex presidenti, da considerare che una legge simile fu varata già nel 1999 da Vladimir Putin a beneficio del suo predecessore, e mentore, Boris Eltsin.
Ad anticipare la possibilità è stato Pavel Krasheninnikov copresidente della squadra di lavoro.
Da quanto si apprende sarebbero già state avanzate oltre 600 proposte di modifica alla Costituzione; proprio per questo la seconda lettura presso la Duma, la camera bassa del parlamento, dovrebbe avvenire il prossimo 10 marzo e non più il 2 come inizialmente previsto.
Nei giorni scorsi sulla riforma si era espresso anche lo stesso presidente Putin sottolineando che quello varata nel 1993 ed attualmente in vigore è comunque un testo da mantenere come punto di riferimento pur necessitando di alcuni cambiamenti, in particolare per quanto riguarda la divisione dei poteri. L’annuncio del capo dello Stato di scrivere una nuova Carta costituzionale ha determinato le dimissioni immediate del premier russo, Dmitrij Medvedev, e dell’intero esecutivo da lui guidato, venendo sostituito da Mikhail Mishustin, che precedentemente ricopriva la posizione di direttore del Servizio tributario della Federazione Russa dall’aprile 2010 ed aveva già ricoperto il ruolo di viceministro per il Fisco e i tributi.
Fabrizio Di Ernesto-Agenzia Stampa Italia