(ASI) Non accenna a placarsi lo scontro diplomatico tra Messico e Bolivia scatenatosi dopo che il presidente boliviano Evo Morales ha ottenuto asilo politico in seguito al golpe di novembre in territorio messicano. Le autorità di Città del Messico hanno deciso di ricorre alla Cig, la Corte internazionale di Giustizia, per intimare alla Bolivia di rispettare la sede ed il personale diplomatico a La Paz in seguito ad alcune ingerenze contrarie alla Convenzione di Vienna. La notizia è stata data da Marcelo Ebrard, ministro degli Esteri del Messico.
L’esponente del governo di Lopez Obrador ha menzionato vari casi di cattiva condotta da parte della controparte, sottolineando come la Convenzione di Vienna stabilisca l’inviolabilità delle missioni diplomatiche che di fatto sono territorio del paese ospitato.
Ebrard ha ricordato che “neanche nei peggiori momenti dei colpi di stato militari degli anni 70 e 80 era stata messa a rischio l'integrità di queste strutture. La Bolivia deve rispettare il diritto d'asilo come una decisione sovrana che si pone sempre in posizione sovraordinata rispetto "a qualsiasi altro principio internazionale”.
Quando il governo di Città del Messico aveva deciso di concedere asilo politico a Morales le autorità boliviane avevano parlato di “tentativo di destabilizzare il paese”.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia