(ASI) Non accenna a diminuire la tensione ad Hong Kong e interviene anche la Cina, a favore della governatrice Carrie Lam, per la prima volta in modo particolarmente minaccioso.
L'Alta Corte dell’ ex colonia britannica ha respinto la richiesta, formulata da un gruppo di parlamentari dell'opposizione, di sospendere la legge contro l'uso delle maschere nei cortei in vigore da venerdì. E’ stato intanto, quello appena concluso, un fine settimana di intensi scontri causati dal mancato rispetto, da parte dei dimostranti, del divieto delle autorità di scendere nelle piazze. La polizia ha usato così lacrimogeni e successivamente il gas al peperoncino, eseguendo molti arresti, per disperdere i contestatori pro – democrazia. I militari di Pechino hanno avvertito nel frattempo i manifestanti a Kowloon Tong del rischio di essere perseguiti e hanno puntato, a Waterloo Road, potenti fari sugli attivisti in strada. L’esercito del gigante asiatico è pronto ad intervenire, in caso di necessità, per riportare l’ordine pubblico nonostante la contrarietà degli Stati Uniti e dei loro alleati.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia