(ASI) Notre Dame sarà ricostruita, ancora più bella, entro 5 anni. Lo ha promesso Emmanuel Macron, questa sera all’Eliseo, in un discorso televisivo rivolto alla nazione. “Noi siamo un popolo di combattenti e di costruttori”, ha aggiunto il presidente francese, precisando che “dopo le prove ci sarà il momento della riflessione e poi dell’azione”, poiché “l’incendio ci ricorda che la nostra storia andrà avanti e avremo sempre” difficoltà da superare.
“Nei prossimi giorni – ha detto il numero uno di Parigi – dobbiamo agire collettivamente in modo tale che la politica faccia la differenza”, usando “la catastrofe per unirci”. L’incoraggiamento è parso soprattutto come un invito velato, ai Giubbotti Gialli, a mettere da parte le divergenze attuali esistenti col governo.
Raccolta fondi per la ricostruzione. Alcuni colossi del lusso si sono mobilitati, intanto, per la riedificazione della cattedrale, della capitale del paese d’oltralpe, rovinata all’esterno dal rogo iniziato ieri sera ed estinto nella notte. Il miliardario Francois Pinault ha già donato 100 milioni di euro e Bernard Arnaud, proprietario del gruppo Lvmh, ne destinerà 200. Il segretario di Stato all’Interno, Laurent Nunez, ha ammesso però la propria preoccupazione su “come resterà la struttura”. Il Giappone e l’Associazione Nazionale degli Archeologi italiani hanno fatto sapere, tuttavia, la propria disponibilità ad occuparsi del suo restauro.
Salvate opere d’arte e oggetti sacri. Il ministro della Cultura francese, Franck Riester, ha comunicato che le opere d’arte, situate all’interno dell’edificio interessato dalla sciagura, sono state tratte in salvo e che saranno trasferite nel museo del Louvre. Le immagine pubblicate in mattinata su internet confermano che anche gli oggetti sacri, come la Croce e l’Altare centrale, hanno subito la stessa sorte. Tutto ciò rappresenta un significato particolare per i cattolici, in quanto è iniziata la Settimana Santa, in attesa della solennità della Pasqua che sarà celebrata domenica prossima. Molti fedeli hanno postato le foto, su Facebook, col motto dei certosini: “Stat Crux dum volvitur orbis” (la Croce resta salda mentre tutto cambia). Numerosi utenti hanno divulgato pure quella della Corona di Spine, di Gesù Cristo, intatta.
Cause della tragedia. La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per scoprire l’origine dell’accaduto. La pista investigativa più accreditata è la causa accidentale. Viene tralasciata quindi quella di un possibile atto doloso o terroristico, nonostante il festeggiamento della tragedia, da parte dei gruppi estremisti, sui social network. E’ emerso inoltre, nelle ultime ore, che una donna jhadista è stata fermata, la scorsa settimana, con l’accusa di preparare un attentato proprio all’interno della basilica. E’ polemica, nel frattempo, sull’avvio dei soccorsi solo al secondo allarme e per le scarse misure di sicurezza. “Tutte le procedure sono state rispettate – si è difeso un responsabile dei lavori in corso nell’edificio – quando è iniziato l’incendio nessun operaio della mia azienda era presente sul posto”.
Il mondo si stringe attorno alla Francia. L’intera comunità internazionale ha espresso la propria solidarietà e vicinanza alla Francia per quanto è successo. Papa Francesco ha fatto altrettanto in un telegramma in cui ha assicurato la sua preghiera ai cittadini, auspicando che la chiesa “possa ridiventare, grazie al lavoro di ricostruzione e alla mobilitazione di tutti, splendido scrigno nel cuore della città”.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia