(ASI) I servizi segreti sudcoreani hanno lanciato un allarme davanti alla commissione, degli apparati di sicurezza, dell’assemblea nazionale di Seoul.
Le agenzie di spionaggio hanno segnalato la ripresa delle attività, da parte delle autorità nordcoreane, nel sito di Dongchang – ri, specificando che i colleghi americani condividono “ le medesime informazioni”. La notizia è stata riferita dall’agenzia di stampa Yonhap. L’area in questione veniva usata, dall’esercito di Pyongyang, per effettuare test missilistici condannati dalla comunità internazionale. La struttura è stata distrutta, l’anno scorso, come segno di buona volontà di avviare le trattative di pace con la controparte. Il fallimento dell’ultimo vertice, ad Hanoi in Vietnam tra Donald Trump Kim Jong Un, ha generato maggiori incertezze in merito ad una soluzione diplomatica della crisi. Le speranze di risolverla pacificamente sono però ancora vive, in quanto non sono stati esclusi altri incontri futuri. Il pomo della discordia rimane la volontà, della nazione asiatica, di avviare il processo di denuclearizzazione solo dopo la completa abolizione delle sanzioni economiche, varate dalla Casa Bianca nei suoi confronti, in risposta alle violazioni delle risoluzioni dell’Onu. La situazione rischia tuttavia di complicarsi a causa di tali divergenze e per i presunti attacchi di pirati informatici nordcoreani. Questi ultimi, secondo i media americani, starebbero colpendo le infrastrutture che controllano settori strategici come quello finanziario, delle telecomunicazioni, della difesa e dell’energia, dei governi di Washington e di altre importanti capitali.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia