(ASI) La Siria ha incolpato oggi, ancora una volta, Israele per quanto è accaduto, nella notte tra lunedì e martedì, nei cieli attorno a Latakia.
Il presidente, Bashar al – Assad, ha ribadito l’accusa in una lettera di condoglianze, indirizzata al suo omologo russo Vladimir Putin, per la morte di 15 soldati del Cremlino che erano a bordo del velivolo abbattuto, in modo accidentale, dalla contraerea di Damasco. Quattro caccia F16 di Tel Aviv si erano nascosti, mentre effettuavano raid contro i target del gruppo Hezbollah alleato del governo siriano, dietro il jet di Mosca. “L’esecrabile incidente – si legge nell’epistola – è stato il risultato della solita confusione israeliana che usa sempre i mezzi più sporchi per ottenere i suoi bassi scopi e portare avanti la sua aggressione nella nostra regione”. E’ giunta, intanto, a Mosca una delegazione guidata dal capo dell’aviazione di Tel Aviv, Amikam Norkin, per abbassare il livello di tensione tra le due nazioni, fornendo i dettagli alla controparte in merito all’incidente e avviando così una seria collaborazione nelle indagini. L’ambasciata russa in Israele ha ribadito, nel frattempo questa mattina su Twitter, che i propri militari adotteranno tutte le misure necessarie, per la loro sicurezza, nel paese lacerato dal lungo conflitto iniziato nel 2011.
Marco Paganelli - Agenzia Stampa Italia