(ASI) - Dall'inizio del suo mandato nel 2014, il presidente francese Emmanuel Macron si trova ad affrontare uno dei periodi più difficili da quando è salito all’Eliseo; infatti si è ritrovato con una mozione di sfiducia contro il governo, il rinvio dei lavori della riforma costituzionale e la paralisi del Parlamento francese.
A provocare questa crisi istituzionale è bastato un solo uomo: Alexandre Benalla, 26 anni, ufficialmente consulente dell'Eliseo, ma in realtà responsabile della sicurezza. In un video, il quotidiano Le Monde lo ha riconosciuto mentre aggredisce due manifestanti spacciandosi per poliziotto. È iniziato così un vero e proprio tornado politico, i partiti di opposizione hanno attaccato la maggioranza mentre la risposta dell'Eliseo è stata quella di licenziare Benalla, indagato con l'accusa di "violenza" e "usurpazione delle funzioni". La stampa francese ha inoltre indagato sui privilegi di cui godeva il collaboratore, il quale percepiva uno stipendio mensile da 10mila euro e aveva a sua disposizione un appartamento nel prestigioso Quai Branly appartenente all'Eliseo.
"Nessuno, nessuno, tra i miei collaboratori o nel mio gabinetto è stato mai protetto o sottratto alle regole, alle leggi della Repubblica, al diritto di tutti i cittadini. Se cercano un responsabile, il solo e unico responsabile sono io. Sono io ad aver avuto fiducia in Alexandre Benalla", ha dichiarato Macron.
Ieri però, la procura ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per “violenze durante una manifestazione” e “ingerenza nell’esercizio della funzione pubblica”. Tre funzionari di polizia, già sospesi giovedì, hanno passato 48 ore in stato di fermo per aver consegnato a Benalla le immagini delle telecamere di sicurezza che lo riprendevano mentre pestava i due ragazzi.
Gli effetti di questo scandalo non sono affatto positivi per il presidente francese; secondo un sondaggio pubblicato dal settimanale Le Point, Macron ha perso 4 punti nell'opinione pubblica, crollando al 32%, mentre Bfm-tv afferma che otto francesi su dieci si dicono "scioccati" da quanto è accaduto.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia