(ASI) Il dialogo tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord sembra procedere. Entrambi i paesi provano a rafforzare i risultati ottenuti, lo scorso 12 giugno, con l’incontro storico tra il presidente americano Donald Trump e il suo omologo asiatico Kim Jong Un.
Il capo della diplomazia d’oltreoceano, Mike Pompeo, è giunto oggi a Pyongyang per discutere, con le autorità locali, in merito all’implementazione degli accordi raggiunti tra i leader delle due nazioni circa un mese fa a Singapore. La missione non sarà facile in quanto, sabato scorso, alcuni media di Washington avevano rivelato, citando fonti dei servizi segreti, il proseguimento del processo di arricchimento dell’uranio e dunque della nuclearizzazione dell’esercito nordcoreano. Queste indiscrezioni confermano quanto rivelato dalle immagini satellitari, pubblicate sul sito internet 38 th North, che ritraevano attività sospette nel sito di Yongbyon La Casa Bianca non ha rilasciato commenti su tutto ciò, ma è evidente che il pericolo di un conflitto, con mezzi bellici non convenzionali, non è ancora scongiurato. Il pentagono aspetta di vedere infatti segnali concreti che consentano di ritenere credibile il proprio interlocutore, neutralizzando così ogni rischio di aumento della tensione in quell’area. Il dipartimento della Difesa Usa ha fermato, come gesto di buona volontà, le esercitazioni militari periodiche con l’alleato Seoul. Tutti si augurano così che gli sforzi compiuti evitino una nuova escalation come quella avviata, l’anno scorso, con i test missilistici e atomici condannati fortemente da tutta la comunità internazionale.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia