(ASI) Alfano si è innanzitutto congratulato per la liberazione da parte del governo iracheno delle ultime roccaforti di Daesh, sottolineando che “ora la massima priorità è la stabilizzazione delle aree liberate per un Iraq pluralistico e non-settario, all’interno del quale l'elemento sunnita trovi il suo giusto posto”.
“In tal senso guardiamo con fiducia alle elezioni politiche del maggio 2018. Salutiamo con favore l’accoglimento da parte delle autorità curde della sentenza della Corte Suprema Federale che sancisce l’incostituzionalità del referendum sull’indipendenza” ha detto Alfano.
“L'Italia resterà al fianco dell’Iraq nella fase post-Daesh”, ha sottolineato il titolare della Farnesina. “Siamo intenzionati soprattutto a continuare il nostro lavoro nel settore dell'addestramento delle forze di polizia, che riteniamo essenziale per garantire la stabilizzazione e lo stato di diritto nelle aree liberate e sviluppare capacità investigative e di antiterrorismo”.
Alfano ha infine ricordato che “dal 2005 ad oggi l’impegno della cooperazione italiana in Iraq è ammontato, tra doni e crediti d’aiuto, a circa 300 milioni di euro” e che “dal 2016 l'Italia ha stanziato un totale di 10,7 milioni di euro per programmi di emergenza per proteggere gli sfollati interni”.