(ASI) La NATO “è riuscita a prevenire dure repressioni e massacri di civili” in Libia. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervenendo al sessantesimo anniversario del NATO Defense College a Roma.
Napolitano ha ringraziato il Segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen per il compito "difficile, complesso e delicato" che l'Alleanza sta svolgendo in Libia "a causa della situazione sul terreno e dei limiti fissati dalla risoluzione 1973 che la Nato deve rispettare". "Tuttavia - ha spiegato - è riuscita a prevenire dure repressioni e massacri di civili. Sono fiducioso - ha concluso - che con pazienza e tenacia la legittimità internazionale prevarrà in Libia". Il Presidente ha poi ricordato che l’Italia "è orgogliosa di partecipare pienamente alle operazioni della Nato in Libia". E lo stesso Rasmussen ha ringraziato l’Italia per il proprio contributo alle operazioni “sin dal loro inizio e ancora di più perché consapevoli della dimensione storica".
"I recenti avvenimenti costringono la NATO a guardare verso Sud, da dove vengono le nuove sfide alla sicurezza di tutti in modo crescente", ha poi detto il Presidente Napolitano, sottolineando che "nessuno aveva previsto i recenti eventi nel Mediterraneo e i profondi cambiamenti nel mondo arabo. Siamo testimoni di un punto di svolta in una regione che è il nostro immediato vicino, ai nostri confini, e senza dubbio lo dico parlando della NATO e dell'Unione Europea insieme".
Lo stesso concetto è stato ribadito dal Ministro Franco Frattini, secondo cui "il vento che soffia dal Nord Africa e verso il Medio Oriente merita il nostro convinto sostegno". Frattini ha sottolineato come
riunirsi per festeggiare i 60 anni di vita del collegio di difesa della Nato, che ha plasmato generazioni di ufficiali dell'Alleanza, è 'un modo ideale' per riaffermare l'impegno dell'Italia ai valori fondanti della Nato come la libertà, la democrazia e la solidarietà.
"Nel Nord Africa - ha affermato il Ministro della Difesa Ignazio La Russa - tira il vento della democrazia, i popoli sentono forte il bisogno di cambiamento e tocca alla Nato favorire la diffusione di questa aria nuova e della stabilità". Quanto alla situazione delle operazioni in Libia, il Ministro ha puntualizzato che "la sicurezza della popolazione libica è allo stato un obiettivo non ancora raggiunto".
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