(ASI) "Occorre riprendere al più presto il dialogo con la Russia che è un partner strategico fondamentale per l’agroalimentare italiano, tra l’altro l’agroalimentare italiano è l’unico settore colpito dall’embargo totale.
Abbiamo perso oltre un miliardo di euro di esportazioni dal 2014 ad oggi, e ai danni diretti si aggiungono anche danni indiretti, d’immagine legati al fatto che in Russia oggi ci sono prodotti che richiamano l’italianità nel nome o nella confezione ma che in realtà sono degli autentici falsi che nulla hanno a che vedere con la nostra agricoltura e con la nostra produzione agroalimentare. Abbiamo perso quote di mercato importanti sui formaggi, sui salumi ma anche sull’ortofrutta ed è davvero difficile pensare di recuperarle se non riprendiamo al più presto un dialogo con la Russia che ci consenta una volta per tutte di non utilizzare più l’agricoltura come merce di scambio rispetto a tensioni politiche internazionali che nulla hanno a che vedere con la nostra attività agricola e agroalimentare.