(ASI) ‘’Dobbiamo lavorare’’ per prevenire anche la potenziale ‘’enorme ondata migratoria’’ che potrebbe arrivare dall’Egitto. Lo ha detto il Ministro Franco Frattini che e’ tornato a proporre ‘’un piano Marshall europeo’’ per paesi come l’Egitto.
Intervenire non solo per gestire l’emergenza, ma anche e soprattutto per rilanciare l’economia dei paesi del nord Africa colpiti dalle crisi istituzionali e’ la ricetta necessaria per il capo della diplomazia italiana. Frattini, a questo proposito ha fatto riferimento al tavolo-Tunisia che sara’ organizzato domani alla Farnesina, al quale parteciperanno – ha detto – il ministro tunisino per lo sviluppo economico, le imprese e le regioni italiani. L’obiettivo, ha sottolineato Frattini, ‘’e’ quello di portare lo sviluppo e la crescita in Tunisia’’. Nella gestione dell’emergenza nonche’ negli aiuti per rilanciare le economie dei paesi Nordafricani in crisi, c’e’ bisogno – ha affermato Frattini nel corso del suo intervento ieri alla Camera dei Deputati -, del concorso dell’Europa che ‘’deve intervenire – ha detto Frattini - non solo per gestire l'emergenza", ma anche e soprattutto "per delineare una visione a medio e lungo termine, con un ventaglio di iniziative che deve riguardare il futuro, lo sviluppo, la crescita, il rilancio sociale ed economico dei paesi della sponda sud". La Tunisia, ha assicurato, sta collaborando, e’ "fermamente determinata a contrastare il traffico di esseri umani" e lo sta facendo "con atti concreti". "Ma non dobbiamo farci illusioni - ha detto il ministro - non possiamo abbassare la guardia". Anche perche’il problema non riguarda piu’ solo la Tunisia. Il nuovo fronte e’ l'Egitto: un paese con oltre 80 milioni di cittadini, una cifra che rende "facilmente immaginabile la portata" di una eventuale ondata migratoria.