(ASI) Berlino - Forse è solo questione di giorni, forse l'esito della crisi in atto in Europa sarà già deciso sul campo e sulle scacchiere geopolitiche, quando il summit Nato annuncerà le sue decisioni.
Di momento in momento le notizie dal fronte si fanno più allarmanti, e anche una minima tenuta difensiva delle forze armate ucraine appare meno probabile. Se è autentico, il rapporto segreto dell'Alleanza atlantica scovato dagli investigative reporter di Spiegel online parla chiaro: davanti alla lenta, mimetizzata manovra a tenaglia condotta su tre fronti dagli strateghi di Putin, l'Ucraina del presidente Petro Poroshenko ha già perso. La nuova forza supermobile alleata, con 4000 uomini, mezzi aerei e navali da schierare prima dei soldati, intelligence britannica e americana di prim'ordine, potrà appena rassicurare in parte baltici e polacchi ma non salvare Kiev dalla prospettiva di perdita d'indipendenza.
"Al massimo l'Ucraina potrà implorare spazi di manovra politici, ma militarmente la guerra che Poroshenko e il suo ministro della Difesa Valeriy Heletey definiscono "senza precedenti dal secondo conflitto mondiale" l'ha già persa", dice un alto ufficiale Nato al comando dell'alleanza.
Guardate la carta geografica delle operazioni in corso, aggiungono i generali Nato: su tre fronti, a nord attorno a Donetsk e al Donbass e con l'aeroporto di Luhansk perso dai governativi, a sud con la Crimea che le sortite oltre confine di tank e forze speciali potranno unire con un corridoio al Donbass, infine a Ovest dalla Transnistria, la manovra a tenaglia, in piccole dimensioni ma politicamente letale, è attuata. Gli ambiziosi giovani in carriera, dal ministro della Difesa Sergej Shojgu ai capi di esercito, aviazione, marina e forze speciali, Oleg Salyukov, Viktor Bondarev, Viktor Chirkov e Vladimir Shamanov, secondo il rapporto Nato stanno per portare a Putin la vittoria militare-geopolitica sul piatto d'argento.
Alessandro Mezzano - Agenzia Stampa Italia