(ASI) "Con grande preoccupazione il mondo arabo in Italia segue gli sviluppi di ciò che sta succedendo in Iraq. Lo fa con la stessa attenzione in cui da tempo sta monitorando la grave situazione che il popolo palestinese sta vivendo nella Striscia di Gaza,dove, anche oggi ci sono stati 5 morti e numerosi feriti.
Il Co-mai tiene sotto oservazione anche le evoluzioni in Libia. Nazione che, dopo l'intervento Nato, è stata abbandonata a se stessa ed in cui il caos regna sovrano. Infatti, sono in atto scontri inter religiosi come in Iraq che non porteranno da nessuna parte se non la morte e la distruzione. Queste 3 zone di grande crisi e di emergenze certificano il ritardo della diplomazia mondiale che, di fatto, non ha sostenuto la volonta del popolo arabo nel voler un vero cambiamento e la democrazia". Sono le parole del Dr. Foad Aodi presidente della Co-mai, ossia della Comunita del Mondo Arabo. Associazione che segue in tempo reale le dinamiche e le problematiche che si stanno verificando nei Paesi arabi.
Infine, conclude Aodi: "Chiediamo tutela per i cristiani iracheni ed un corridoio umanitario e sanitario per aiutarli nelle loro sofferenze. Allo stesso tempo si dovrà attivare insieme all'Onu una soluzione diplomatica, evitando l'opzione militare che fino adesso ha portato solo devastazione a tutti i livelli e nessun risultato concretamente positivo per il dialogo, la pace, la democrazia e la crescita" .
Ettore Bertolini - Agenzia Stampa Italia