Striscia di Gaza, la diplomazia mondiale complice dello sterminio del palestinesi

(ASI) La triste conta dei morti  non accennna a dimunire, anzi, la realtà ci fa presente che, dall'inizio del conflitto ad oggi, sono già  più di 1.700 le persone rimaste uccise e 9.000 quelle feritie nella Striscia di Gaza.

Siamo di fronte a morte e distruzione e ad una mergenza sanitaria che ha pochi precedenti nella recente storia mondiale. Stiamo assistendo ad una odiosa, quanto vergognosa carneficina del popolo palestinese ad opera dell'esercito israeliano ed ancora nessuno fra queste importanti realtà: Onu, Nato, Usa, Russia, Cina, Paesi Arabi ed autorità religiosae sono capaci o sono in grado di imporre ad Israele almeno un cessate il fuoco umanitario. E' possibile che una porzione di terra rubata al deserto ed ai palestinesi possa avere un governo che  detta l'agenda internazionale. E' possibile che ad Israele gli sia stata concessa  la licenza di uccidere il popolo palestinese?  

Gli ospedali sono distrutti e non c'è neppure la corrente elettrica nella Striscia di Gaza. L'emergenza socio-saniarria ha raggiunto il livello massimo. E' una tragedia e un dramma umanitario immenso. Ciò nonostamte l'alto tributo di sangue pagato dai palestinese le armi israeliane non cessano di portare la morte e la distruzzione. Lo fanno in maniera indiscriminata, lasciando sul campo bambini, donne, anziani. Una vergogna che tale mattanza possa avvenire nel terzo millennio. Si ha l'impressione che si voglia lasciare  arrivare Israele a compiere una soluzione finale con i palestinmesi di Gaza. Si cerca di far perdere il barlume della speranza per raggiungere la pace ed infondere il sentimento di sconfitta alla popolazione della Striscia di Gaza. Nonostamnte questo grave stato di cose, non esiste nessuna iniziativa diplomatica internazionale che faccia il suo dovere per riportare la pace nei luioùoghi martoriati dalla guerra. La realpolitik ci conferma che, al momento,  nessuna nazione è riuscxita o riesce a fare nulla quando si trova a contrastare la volontà politico-militare d'Isaele. Tutti si domandano, erché è permesso tutto ciò ad Israele? Intanto cresce nel mondo la critica e l'indignazione nei confronti d'Israele, ma lo stato ebraico non se ne cura e le proteste non scalfiscono minimamente il progetto militare israeliano.

Inoltre, non sfugge il dato che è proprio il cinico sterminio dei palestinesi attuato senza pietà dall'esercito della stella di david a Gaza che fa aumentare a dismisura nel pianeta la contrarietà alla politica israelo-sionista. Stando così le cose, un elemento  che emerge  in maniera strana, controversa e contradditoria è il fatto che stupisce, ma che deve spingere ad una riflessione: oggi, i peggiori alimentatori dell'antisemitismo sembrano essere e sono proprio i politici israeliani che hanno voluto la guerra. Perché si arriva a così tanto autolesionismo? Oppure, cosa cela questa aberrante follia?  Una logica distruttrice che francamente sfugge ai più, foriera di lutti , devastazioni e macerie. Tutto ciò genera solo odio, unicamente odio, maledettamente odio. Un odio che allontana la pace, la convivenza fra i popoli. Cui prodest tutto ciò? 

Mentre , sicuramente il recondito fine non sfugge a chi, sfidando il mondo, ha freddamente calcolato tutto. Ha deciso e programmato nei minimi particolari che lo sterminio dei palestinesi avvenisse impunemente e senza conseguenza politica alcuna per Israele. Senza che allo stesso tempo venissero inflitte risoluzioni e sanzioni al governo di Tel Aviv. Senza esercito Onu di interposizione nella  Striscia di Gaza, e una zona interdetta ai voli per i caccia israeliani. Mediatiamo anche su chi per viltà e complicità, poteva fare qualcosa e non ha fatto nulla ed ha lasciato che il geneocidio dei palestinesi fosse compiuto.  Anche loro sono responsabili del massacro. Anche loro si sono macchiati di crimini contro l'umanità. Pure loro hanno le mani sporche di sangue ed hanno sulla coscienza le innocenti vittime palestinesi.

 Niger september - Agenzia Stampa Italia

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