L’alto dirigente del governo iraniano ha sottolineato che il provvedimento del Parlamento europeo si basa su motivazioni " infondate ed inaccettabili ", aggiungendo che la risoluzione ricorda anche un approccio" discriminatorio e razzista " .
il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione contro l’Iran per la violazione dei diritti umani. Siamo di fronte ai soliti falsi pretesti ed alla riproposizione di vecchi schemi diplomatici. A tal proposito la portavoce Marzieh Afkham, ha portato l’ ultimo esempio di tale strategia negativa, ricordando che anche le elezioni presidenziali svoltesi nel giugno 2013 in Iran e che hanno portato alla vittoria il Presidente Hassan Rouhani erano ste oggetto di ingiuste critiche e secondo la UE "non erano state svolte in linea con gli standard democratici ". Affermazioni false e prive di fondamento.
L’alto dirigente iraniano ha ribadito che l'Occidente non può imporre la sua volontà alla nazione iraniana. Mentre ha invitato il Parlamento europeo a non lavorare per bloccare i percorsi intrapresi e volti ad una proficua collaborazione, indicando invece la prospettiva positiva volta a trovare i canali giusti per creare rapporti che si basino sul rispetto reciproco e garantire gli interessi comuni. Infine, Il portavoce del ministero degli Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran ha anche dichiarato che negli ultimi mesi il suo Paese si è attivato per far conoscere alle delegazioni parlamentari e funzionari europei il proprio parere su aree di cooperazione su cui operare. Infine, la portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Marzieh Afkham ha esortato l'Europa a non ripetere gli errori precedenti.