(ASI) Neanche il tempo di presiedere ufficialmente a Palazzo Chigi che il nuovo governo Renzi incassa la fiducia dai primi "amici" dell'Italia: gli Usa ed Israele. Un segnale che, nonostante il volto liftato e ringiovanito del nuovo esecutivo, mostra le vere, ma vecchie, linee che guideranno la politica illuminata di Matteo Renzi.
"Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha ricevuto oggi una calorosa telefonata di congratulazioni dal Presidente degli Stati Uniti, il quale ha formulato i migliori auguri di successo al nuovo governo".
Inizia così il comunicato diramato da Palazzo Chigi circa il colloquio telefonico avvenuto tra Renzi ed il presidente Usa, Barack Obama.
"Nel riaffermare i profondi e duraturi legami che uniscono l’Italia e gli Stati Uniti- continua la nota- il presidente Obama ha manifestato il proprio apprezzamento per l'agenda di riforme del presidente Renzi, sottolineando in particolare l’obiettivo comune di promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro".
In pratica, la benedizione ricevuta dal primo cittadino Usa mette a nudo, con tratti diplomaticamente addolciti, come l'impegno italiano rimarrà fedele alle politiche aggressive ed imperialiste occidentali. Nascosta dal tema della sicurezza, infatti, l'esportazione della Democrazia con le armi e le mire espansionistiche statunitensi saranno appoggiate e supportate ancora dall'Italia renziana. "La collaborazione- aggiunge il comunicato- bilaterale nel campo della sicurezza e della difesa, hanno concordato i due leader, continuerà ad essere un pilastro dell’attività della comunità internazionale volta alla stabilità e alla pace. Il Presidente Obama ha ricordato in particolare l’impegno italiano in Libia, Afghanistan e Siria. Il presidente Renzi- conclude la nota- nel condividere la necessità di sviluppare la collaborazione sui principali temi dell'agenda internazionale, a cominciare dalla crisi in Ucraina, ha evidenziato l’importanza del dialogo transatlantico, anche con riferimento al negoziato sulla liberalizzazione dei commerci e degli investimenti (TTIP), nella prospettiva della Presidenza di turno italiana dell’Unione Europea a partire dal 1 luglio". E' attesa intanto per il prossimo 27 marzo la visita ufficiale di Obama in Italia.
Netanyahu si congratula e invita Renzi in Israele
Anche il premier israeliano, in una telefonata, si è congratulato con il designato presidente del Consiglio Matteo Renzi. Netanyahu, dopo aver invitato l'ex sindaco di Firenze a Gerusalemme, ha espresso la volontà di allargare i rapporti tra Italia e Israele sia nel campo della cooperazione sia in quello delle tecnologie.
Dopo le dichiarazioni passate del nuovo premier italiano a sfavore della Palestina, quando nel 2012 si espresse contrariamente circa l'ammissione di quest'ultima tra i paesi Onu, si confermano le reali proprietà dell'agenda e gli indirizzi in politica estrera del "cow boy" Renzi.