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(ASI) I disordini in Ucraina hanno sconvolto il mondo intero, chiamando le diplomazie delle principali potenze mondiali ad un difficilissimo processo di pacificazione.
A gettare benzina sul fuoco sono le forze estremiste del nazionalismo ucraino antirusso, che hanno conquistato la piazza avviando pesantissimi scontri con le forze speciali di polizia della Berkut. La partita geopolitica del confronto tra Washington, Bruxelles e Mosca si sposta dunque da Damasco a Kiev, avvicinandosi pericolosamente ai confini russi e richiamando i fantasmi della Guerra fredda ad oltre venti anni dal crollo del Muro.
L'Unione Europea minaccia l'imposizione di sanzioni unilaterali contro il governo di Viktor Yanukovich, ma la stessa Angela Merkel non nasconde l'interesse tedesco dietro un possibile cambio di regime in Ucraina, mentre la telefonata intercettata tra Victoria Nuland, vice del segretario di Stato John Kerry, e Geoffrey Patt, ambasciatore americano a Kiev, dimostra che Washington spinge per portare l'Ucraina verso Ovest. Abbiamo contattato il giornalista Andrea Fais, collaboratore del quotidiano cinese in lingua inglese "Global Times" e della rivista di studi geopolitici "Eurasia", per saperne di più.
Ettore Bertolini - Agenzia Stampa Italia
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