(ASI) Il negoziato tra Unione europea e Kosovo sulla conclusione di un Accordo di stabilizzazione e associazione (Asa) potrebbe cominciare già nella prima metà del 2013, a patto che Pristina lavori duramente per accelerare le riforme. Questo è quanto ha affermato il ceco Stefan Fule, commissario all'allargamento dell'Ue, a seguito dell'incontro diplomatico con il premier kosovaro Thaci a Pristina.
"Lo studio conferma che non vi sono ostacoli giuridici per il completamento dell'Accordo e l'adesione all'Unione europea del Kosovo". Un percorso che dipenderà dunque dalla volontà di Pristina di attuare riforme. "Se si dispone di un forte consenso e se si lavora sodo - ha proseguito Fuele rivolgendosi alle autorità kosovare -, credo che è possibile avviare i negoziati nella prima metà del prossimo anno. Il percorso d'ingresso nell'Ue del Kosovo non dipende da noi a Bruxelles, ma esclusivamente dal vostro lavoro sulle riforme e la vostra capacità di costruire un forte consenso nella società del Kosovo". Il premier Thaci ha ringraziato l'impegno europeo rispondendo che "l'integrazione del Kosovo nell'Ue non è solo un'opzione, bensì un obiettivo e una speranza". Thaci si è inoltre espresso anche su Belgrado: "Il Kosovo e la Serbia devono proseguire parallelamente via dell'Unione europea, aiutandosi a vicenda. Non vogliamo tenerli in ostaggio, il Kosovo è pronto per le future relazioni europee di buon vicinato con tutti i Paesi della regione". Giovedì scorso il commissario Fule è stato a Belgrado, dove ha incontrato il primo Ministro serbo Ivica Dadic, informandolo sul fatto che non vi sono nuove condizioni per l'ingresso della Serbia nell'Ue. Fule ha respinto una richiesta del Partito democratico serbo (DSS) di rimuovere da un documento ufficiale dell'Ue - Strategia di allargamento e sfide principali per il 2012-2013 - la dicitura relativa all'integrità territoriale del Kosovo". Redazione Agenzia Stampa Italia