(ASI) Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha confermato davanti a Reuven Rivlin, presidente della Knesset, che l'Iran non è intenzionato ad attaccare lo Stato ebraico. Inoltre, Lavrov ha garantito che non esiste alcuna prova che possa dimostrare il possesso dell'Iran di armi atomiche.
"La Russia - afferma Lavrov - ritiene che l'Iran non abbia intenzione di attaccare Israele con armi nucleari, soprattutto se si tiene conto della composizione etnica della popolazione di Israele, che comprende milioni di arabi e musulmani". "Fino ad ora non è stato dimostrato che l'Iran intende sviluppare armi nucleari", ha proseguito il ministro russo. "Molto spesso sentiamo parlare del progresso del programma nucleare iraniano e delle minacce di uso della forza. Speriamo che non accadrà mai questa ipotesi". Il deputato israeliano che ha effettuato questo incontro con Lavrov, Reuven Rivlin, sostiene da par sua: "L'amicizia tra la Russia e l'Iran permette alla Russia la possibilità e l'obbligo di impedire all'Iran di ottenere armi nucleari". Aggiungendo poi che "la Russia potrebbe essere l'unica [nazione] in grado di fermare il programma nucleare iraniano, senza necessità di sanzioni o opzioni militari". Da segnalare che nei giorni scorsi David Rothkopf, ex funzionario di Stato americano ai tempi di Bill Clinton presidente, ha scritto che gli Stati Uniti e Israele starebbero prendendo in seria considerazione una "Joint Strike chirurgica" contro l'Iran.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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