(ASI) Non siamo soliti accettare provocazioni né dare giustificazione davanti ad accuse gratuite, men che meno se provengono da un rappresentante di Codacons. Vogliamo fornire però alcuni chiarimenti, ai fini della trasparenza, con l'onestà intellettuale che ci contraddistingue.
Carlo Rienzi racconta, soprattutto a sé stesso, che invidia e risentimento personale avrebbero indotto Federconsumatori a segnalare all'Antitrust una condotta illecita di un'azienda di trasporto aereo, RyanAir - già ripetutamente sanzionata per milioni di euro per condotte lesive dei diritti dei consumatori - poiché impediva di fatto il libero esercizio del diritto di reclamo da parte dei passeggeri, pretendendo di imporre a tutti una procedura affidata in esclusiva al Codacons, in apparenza inspiegabilmente, peraltro sulla base di un accordo bilaterale non reso pubblicamente consultabile, come invece impone la legge.
Il suddetto accordo è stato reso accessibile solo in forza dell'istruttoria aperta dall'AGCM, la quale ha rivelato, da un lato, che il procedimento di mediazione lì istituito offriva minori tutele ai cittadini rispetto a quelle previste dalla legge; dall'altro, che Codacons, attraverso una entità di proprio riferimento, Ter. Mil.Cons., attribuiva un "Bollino ok Codacons" attestante la qualità del servizio di RyanAir, dietro un certo quale compenso.
Per tali evidenti violazioni di legge sia Codacons che RyanAir, ancora una volta, sono stati sanzionati pesantemente dall'Autorità di Garanzia della Concorrenza e del Mercato, per pratiche commerciali scorrette, azioni e omissioni ingannevoli (artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo). Ora, invece, i consumatori possono esercitare il proprio diritto di reclamo e di attivazione delle procedure legittime di tutela.
Codacons ha, quindi, impugnato la sanzione con un ricorso nel quale insinua un comportamento scorretto del funzionario pubblico che ha coordinato l'indagine istruttoria dell'Antitrust, sulla base di presunti rapporti tra lui e la Federconsumatori, forse intercorsi decine di anni fa, ma dei quali nessuno sa nulla, neppure gli interessati, a parte, evidentemente, il solo Rienzi.
L'indagine Antitrust, con dovizia di prove e argomenti, ha dimostrato l'illegittimità della condotta dell'azienda e di quella del Codacons. Della diffamazione di cui Rienzi si è reso responsabile ieri, inscenando dal podio di Fiuggi uno spettacolo intriso di turpiloquio, calunnie e offese gratuite distribuite ad ampio raggio, e nella quale persiste oggi con un comunicato stampa tendenzioso, sarà invece chiamato a rispondere nelle sedi dovute.
Questi i fatti; il resto sono chiacchiere.
Per serietà e per radicale differenza rispetto al Codacons, non sprechiamo molto tempo a commentare il sistema di rappresentanza fondato sul sensazionalismo mediatico che Rienzi teorizza per tentare di legittimare una rappresentatività altrimenti, forse, opaca; domandiamo però alle autorità competenti di attivare scrupolosamente tutti gli strumenti di verifica del rispetto dei requisiti di legge per l'accesso al novero delle associazioni riconosciute, per Federconsumatori, Codacons e per tutte le altre interessate, chiarendo la situazione, appurando eventuali dubbie sovrapposizioni e carenze ai fini degli atti conseguenti.
Federconsumatori APS
Nota. ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati rappresentano pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. Il nostro intento è di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione.