(ASI) Al Tribunale di Milano è andato in scena un dramma che è un misto di follia e di disperazione, ma anche la prova evidente che la sicurezza in Italia è un'idea alquanto astratta.
Il killer sembra sia entrato grazie ad un tesserino falso da avvocato.
Certamente non dovrebbe accadere che in uno dei tribunali più importanti d'Italia, ma tutti i tribunali sono importanti, qualcuno riesca a intrufolare clandestinamente un'arma, sparare 13 colpi, scendere da un piano all'altro indisturbato, restare un ora nascosto dentro il tribunale e poi fuggire in moto!
Fortunatamente il criminale è stato fermato dai Carabinieri, mentre il Ministro Alfano tweettava che l'assassino era stato preso; il giudice Gherardo Colombo dichiarava la sua preoccupazione per il clima di tensione che c'è contro la magistratura ed il Premier esternava di avere dato un mandato molto forte a fare massima chiarezza sulle falle del sistema che ci sono state.
Però il problema c'è e si chiama tre morti dentro un tribunale.
La cosa che più mi preoccupa adesso, e credetemi non è retorica, è che qualcuno stia invocando misure di sicurezza straordinarie per i tribunali. O per la sicurezza in genere.
Fermiamoci un attimo a riflettere. In Italia siamo bravissimi a gestire le emergenze e le cose straordinarie, perché siamo abbastanza incapaci a gestire l'ordinario. In questo caso la sicurezza nel nostro paese. Come si pretende di offrire un buon prodotto sul quale lo Stato non investe in maniera organica ed ordinaria, la sicurezza appunto? Un prodotto considerato un costo piuttosto che un investimento? I crimini, soprattutto quelli violenti, sono in vertiginoso aumento nelle grandi città, mentre la disperazione dei cittadini aumenta. Come possiamo avere la sicurezza nei tribunali, se non l'abbiamo per strada? Tutto mi sembra collegato.
Una volta depotenziati, impoveriti, fatti invecchiare gli apparati della sicurezza (ma non vi fa paura sapere che l'età media in polizia è di 41 anni?!?!?), intendo proprio le forze dell'Ordine, chi volete che vi garantisca la sicurezza? Certamente se un uomo da solo ha potuto fare tanto, cosa potrebbe fare una banda di criminali organizzati, siano essi terroristi o mafiosi? E anche questo grande apparato, chiamato Expo, da chi dovrebbe essere garantito?
Forse è meglio che non pensare troppo e continuare a sperare che la fortuna sia dalla parte dell'Italia, e recitare la nostra preghiera affinché Dio continui a proteggerci in maniera speciale.
Abbiamo però compreso una cosa, che la sicurezza in Italia è un fantasma, che si concretizza e materializza solo quando si tratta di tagliare i fondi a chi la gestisce!
Igor Gelarda, dirigente Nazionale sindacato di Polizia Consap