(ASI) Equitalia non solo non retrocede ma si avventura in situazioni estremamente compromettenti dal punto di vista giuridico e davanti alle tante sentenze che la vedono condannata muta usi e costumi ad aggirare la stessa Legge come un famelico camaleonte. Un fenomeno che in questi giorni sta trovando il suo picco: migliaia i cittadini dopo aver vinto la causa contro Equitalia stanno ricevendo, anche a distanza di anni, intimazioni di pagamento su quegli stessi debiti che un giudice gli aveva annullato con sentenza.
Non solo, Equitalia ha mutato anche il sistema di invio delle cartelle, una macchinazione per ingannare le stesse sentenze che annullano cartelle inviate senza la giusta notificazione. Ora in uno stesso plico Equitalia invia più cartelle e questo potrebbe dar vita ad un pericoloso buco giuridico che rischia di pregiudicare diritti e giustizia degli stessi contribuenti. « Si tratta di abuso di potere, - spiega il presidente Finocchiaro -, dove si configura il reato penale in chi firma l'intimazione di pagamento per un credito vantato da Equitalia ma che un giudice tributarista o civile ha annullato con sentenza univoca. Ancor più grave l'abuso se consideriamo che Equitalia si è costituita nei giudizi e che quindi non può dirsi all'oscuro. Dobbiamo avvisare questi cittadini che devono ricorrere con urgenza contro queste intimazioni di pagamento che sono in piena violazione. Ecco lo scopo del nostro esposto alla procura penale di Roma, aprire un'accurata indagine sull'operato di Equitalia perchè è ovvia la violazione civile e penale dell'agenzia e se la classe politica non interviene e da ritenersi complice di questi abusi».