(ASI) Il 4 gennaio del 2024 il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha fissato i termini di apertura e le modalità di presentazione delle domande riguardanti la misura di scoperta imprenditoriale che potrà essere presentata il giorno 7 febbraio dalle ore 10:00 in poi ma che già dal 24 gennaio sarà disponibile la procedura di inserimento della stessa.
Con il decreto del 13 luglio del 2023 il Ministro Urso ha sottoscritto tale misura che stanzia ben 300 milioni di euro per progetti di ricerca e sviluppo per tutte le piccole e medie imprese appartenenti alle Regioni meno sviluppate. Le Regioni in questione sono: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia coerenti con le aree tematiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente.
Dal 7 febbraio, possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni ossia le imprese che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane,
di servizi all’industria e i Centri di ricerca, potranno inviare le istanze per l’accesso agli incentivi allo sportello online di Mediocredito centrale, gestore della misura per conto
del Ministero.
I progetti di ricerca e sviluppo devono essere realizzati in forma collaborativa, secondo in alternativa una delle seguenti modalità:
a. progetto realizzato congiuntamente, che preveda:
- un massimo di tre soggetti proponenti, ivi compresa l’impresa capofila;
- almeno una micro, piccola o media impresa tra i soggetti proponenti;
- che ciascuno dei soggetti proponenti sostenga almeno il 10 per cento dei costi ammissibili;
- il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione.
b. progetto realizzato da una micro, piccola o media impresa ovvero da una piccola impresa a media capitalizzazione, che preveda la partecipazione di uno o più soggetti esterni all’impresa, indipendenti dalla stessa, che concorrano alle attività del progetto attraverso servizi di ricerca, prestazioni di consulenza alla ricerca e sviluppo e/o ricerca contrattuale, il cui valore sia almeno pari al 10 per cento dei costi complessivi ammissibili del progetto.
Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto e delle soglie di notifica individuali stabilite, rispettivamente, dall’articolo 25 e dall’articolo 4 del regolamento GBER, nelle seguenti forme in concorso tra loro:
nella forma del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale pari al 50 per cento dei costi e delle spese ammissibili;
nella forma del contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata come segue:
35 per cento per le imprese di piccola dimensione;
30 per cento per le imprese di media dimensione;
25 per cento per le imprese di grande dimensione.
Per gli Organismi di ricerca, le agevolazioni sono concesse esclusivamente nella forma di contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale pari al 60 per cento dei costi e delle spese ammissibili per attività di ricerca industriale e pari al 40 per cento dei costi e delle spese ammissibili di sviluppo sperimentale.
Maddalena Auriemma - Agenzia Stampa Italia