Denatalità, CGIA Mestre: pochi giovani e lontani dal lavoro

(ASI) Negli ultimi dieci anni è sceso di quasi un milione il numero dei giovani tra i 15 e i 34 anni[1]. Questa contrazione nella fascia di età più produttiva della vita lavorativa sta arrecando grosse difficoltà alle aziende italiane.

Molti imprenditori, infatti, faticano ad assumere personale, non solo per lo storico problema di trovare candidati disponibili e professionalmente preparati, ma anche perché la platea degli under 34 pronta ad entrare nel mercato del lavoro si sta progressivamente riducendo. Insomma, la crisi demografica sta facendo sentire i suoi effetti e nei prossimi anni la rarefazione delle maestranze più giovani è destinata ad accentuarsi ulteriormente.

  • Entro 2027 dovremo “rimpiazzare” quasi 3 milioni di addetti

Tra il 2023 e il 2027, ad esempio, il mercato del lavoro italiano richiederà poco meno di tre milioni di addetti in sostituzione delle persone destinate ad andare in pensione[2]. A legislazione vigente, pertanto, nei prossimi 5 anni quasi il 12 per cento degli italiani lascerà definitivamente il posto di lavoro per aver raggiunto il limite di età. Con sempre meno giovani destinati a entrare nel mercato del lavoro, “rimpiazzare” una buona parte di chi scivolerà verso la quiescenza diventerà un grosso problema per tanti imprenditori. La denuncia è sollevata dall’Ufficio studi della CGIA.

  • In calo e lontani dal mondo del lavoro

E oltre ad averne pochi, il tasso di disoccupazione giovanile e l’abbandono scolastico sono elevati, soprattutto nel Mezzogiorno.  Insomma, i giovani italiani sono in calo, con un livello di povertà educativa allarmante e lontani dal mondo del lavoro. Un responso che emerge in maniera evidente quando ci confrontiamo con gli altri paesi europei[3].  E’ un quadro desolante che rischiamo di pagare caro se, come sistema Paese, non torneremo ad aumentare il numero delle nascite, a investire maggiormente nella scuola, nell’università e, soprattutto, nella formazione professionale.    

  • Serve un patto sociale con gli immigrati che vogliono stabilirsi in Italia

Alla luce della denatalità in corso nel nostro Paese, appare evidente che per almeno i prossimi 15-20 anni dovremo ricorrere stabilmente anche all’impiego degli extracomunitari. In che modo? Per legge, a nostro avviso, dovremmo stabilire che il permesso di soggiorno, a eccezione di chi ha i requisiti per ottenere la protezione internazionale e di chi entra con già in mano un contratto di lavoro, andrebbe accordato a chi si rende disponibile a sottoscrivere un patto sociale con il nostro Paese. Il contenuto dell’accordo? Se un cittadino straniero si impegna a frequentare uno o più corsi ed entro un paio di anni impara la nostra lingua e un mestiere, al conseguimento di questi obbiettivi lo Stato italiano lo regolarizza e gli “trova” un’occupazione. Sia chiaro: è un’operazione complessa e non facile da gestire, anche perché il tema dell’immigrazione e del suo rapporto con il mondo del lavoro è molto articolato. Non solo; tutto ciò richiede una Pubblica Amministrazione in grado di funzionare bene e con performance decisamente superiori a quelle dimostrate fino a ora. Il buon esito di un’iniziativa di questo tipo, ad esempio, non può prescindere da una ritrovata efficienza dei Centri per l’impiego, altrimenti la possibilità che l’iniziativa naufraghi è pressoché certa. Grazie al coinvolgimento anche delle Camere di Commercio, dovremo accelerare il processo di avvicinamento e di conoscenza tra la scuola e il mondo del lavoro, senza dimenticare che non potremo rinunciare a un forte incremento degli investimenti sugli ITS e sulla qualità della formazione professionale; materia, quest’ultima, di competenza delle Amministrazioni regionali.    

  • Gli under 34 sono diminuiti soprattutto nel Mezzogiorno: Sud Sardegna, Oristano, Isernia e Cosenza le province più colpite

Negli ultimi dieci anni la contrazione della popolazione giovanile italiana ha interessato, in particolar modo, il Mezzogiorno. In questa ripartizione geografica la diminuzione è stata pari a 762 mila unità (-15,1 per cento). Seguono il Centro con -160 mila (-6,6 per cento), mentre al Nordovest (-1 per cento) e al Nordest (-0,5 per cento) la flessione è stata molto contenuta. A livello regionale, invece, è stata la Sardegna con il -19,9 per cento a subire la flessione più importante. Seguono la Calabria con il -19 per cento, il Molise con il -17,5 per cento, la Basilicata con il -16,8 per cento e la Sicilia con il -15,3 per cento (vedi Tab. 1). A livello provinciale, infine, la realtà che negli ultimi 10 anni ha registrato la diminuzione più importante è stata la Sud Sardegna con il -26,9 per cento. Seguono Oristano con il -24 per cento, Isernia con il -22,2 per cento e Cosenza con il -19,5 per cento.  In contro tendenza, invece, solo una dozzina di province. Le più virtuose sono state Trieste con il +7,9 per cento, Bologna con il +7,5 per cento e Milano con il +7,3 per cento (vedi Tab. 2).  

[1] Per la precisione, la diminuzione è stata pari a 966.938.

[2] “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2023-2027). Scenari per l’orientamento e la programmazione della formazione”. La stima dei fabbisogni occupazionali è fornita dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere - Anpal che, periodicamente, raccoglie i dati attraverso delle interviste rivolte agli imprenditori e successivamente li elabora per mezzo di un modello econometrico multisettoriale.

 [3] https://ec.europa.eu/eurostat/cache/digpub/regions/#educational-attainment

 Tabella denatalità, giovani e lavoro 

Fonte CGIA Mestre

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Fisco, Gasparri: redditometro esce di scena grazie a Forza Italia

(ASI) "Arriva a compimento la battaglia condotta con determinazione da Forza Italia. È grazie al movimento azzurro che il redditometro esce definitivamente di scena. Ieri ho incontrato il viceministro Leo, constatando ...

Pavanelli (M5S): “Umbria, su trasporti da centrodestra solo chiacchiere

(ASI) ”“Secondo le destre, il trasporto pubblico locale in Umbria è in grande salute e sono imminenti nuovi investimenti. Mentre è chiaro il motivo degli annunci alla vigilia delle elezioni regionali, non ...

Piano Strategico ZES Unica, Confindustria, bene struttura e contenuti

Mazzuca: “Incentivare dinamismo economia meridionale. Lavoriamo insieme per aumentare risorse credito d’imposta” (ASI) Roma - “Valutiamo positivamente la struttura e i contenuti del Piano strategico sulla ZES Unica ...

Rai, Ruotolo (Pd): tracollo ascolti telegiornali è fallimento Telemeloni, serve riforma governance

(ASI) "Prendiamo atto e ci dispiace veder ridotto così quello che una volta era il servizio pubblico di tutti e per tutti e che oggi è un triste megafono del partito ...

Aborto, Pro Vita e Famiglia: dopo Bologna contestazioni ad Ancona per la proiezione di "Baby Olivia"

(ASI)  Pro Vita & Famiglia Onlus ha svolto oggi ad Ancona la proiezione del video di Baby Olivia, che mostra con rigore scientifico l'inizio e lo sviluppo della vita ...

Il 6 settembre a Napoli straordinario evento per onorare la Giornata Mondiale della Fisioterapia

(ASI) La città di Napoli si appresta ad ospitare uno straordinario evento dedicato alla giornata mondiale della fisioterapia. Ad organizzarlo per il prossimo 6 settembre è l'Ordine Interprovinciale dei Fisioterapisti di Napoli, ...

Lavoro occasionale: voucher 2024

(ASI) Anche nel 2024 sono disponibili i voucher per il lavoro occasionale, si tratta di una forma di pagamento alternativa per il lavoro occasionale accessorio o per prestazioni saltuarie. I voucher ...

La pressione fiscale in Italia è troppo elevata. L'analisi dell'economista Gianni Lepre

La pressione fiscale in Italia è troppo elevata. L'analisi dell'economista Gianni Lepre

Sanità Lazio, UGL: “Fondazione Santa Lucia a rischio fallimento. La Regione intervenga per scongiurare terremoto occupazionale”

(ASI) Roma - "Un terremoto occupazionale rischia di abbattersi sulla sanità di Roma e del Lazio. La Fondazione Santa Lucia, punto di riferimento da 64 anni della riabilitazione della Capitale e ...

Scuola: Marti, bene decreto esoneri docenti, battaglia Lega

(ASI) Roma - "Con il decreto firmato oggi dal ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si permette alle Istituzioni scolastiche, dal prossimo anno, di concedere ai docenti esoneri o ...