(ASI) Firenze – "L'Italia è al primo posto in Europa per numero di donne imprenditrici e lavoratrici autonome (1.342.703). A Firenze, le imprese femminili sono oltre 20 mila e superano la media nazionale, con un saldo positivo nell'ultimo anno nonostante il cataclisma economico.
È confortante. Sicuramente, qui c'è più emancipazione ma c'è anche una rete di servizi e welfare che sostiene concretamente noi donne permettendoci di bilanciare lavoro e vita". A dirlo Serena Nobili, vicepresidente di Donne Impresa Confartigianato per la provincia di Firenze, che riflette sulla fotografia del lavoro femminile in controluce emersa dai dati dell'associazione. "È un buon traguardo ma non dobbiamo dimenticare che molto spesso si tratta di aziende piccole: nella stragrande maggioranza sono ditte individuali (oltre 80%) e solo il 13% srl. Insomma, percorrere questa strada è, per molte, l'unico modo per lavorare visto che l'assunzione è un miraggio". Il problema più evidente, per Nobili, al momento "è la tenuta di fronte alla crisi energetica. Le imprese femminili si concentrano proprio nei settori più a rischio, come il manifatturiero e sono imprese artigiane (oltre 17mila), quindi meno strutturate e con meno liquidità. Non solo, nel settore ci sono in Italia quasi 400mila addette. Senza un intervento strutturale sul fronte energia e prezzi".