(ASI) Come riporta l’Istituto Nazionale di Statistica, le dinamiche del lavoro risentono ancor più dello scorso trimestre. L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha provocato un calo dell’occupazione e della produzione registrato su base mensile ed annua. Le ore di lavoro svolto diminuiscono, rispetto a tre mesi fa : (-13,1%), (-20,0%) rispetto all’anno.
Questi dati rispecchiano l’andamento negativo dell’attività economica con una flessione congiunturale negativa del PIL pari al 12,8%.
Dal lato dell’offerta di lavoro, nel secondo trimestre del 2020 il numero di persone occupate subisce un ampio calo in termini congiunturali (-470 mila, -2,0%), dovuto soprattutto alla diminuzione dei dipendenti a termine e degli indipendenti. Il tasso di occupazione scende al 57,6%, in calo di 1,2 punti rispetto al primo trimestre 2020; i giovani di 15-34 anni presentano la diminuzione più marcata (-2,2 punti).
Per quanto riguarda la produzione, si registrano cali significativi in tutti i comparti. Tutti i settori di attività economica, registrano diminuzione su base tendenziale. In netta flessione negativa il settore petrolifero : (-21,4%), settore tessile e abbigliamento (-20,6%), fabbricazione e mezzi di trasporto : (-11,5%), Cali minori si misurano nelle industrie alimentari, bevande, tabacco, (-0,4%).
Si registra un (-1,4%) per quanto riguarda il settore farmaceutico.
I restanti settori si attestano complessivamente attorno ad un (-4,4%)
Sono sbilanciate negativamente anche le esportazioni e le importazioni su base territoriale : (-28,2%)per il Sud e le Isole , (-26, 6%) per il Nord Ovest, (-23,2%) per il Nord est, (-23,1%) per il Centro. A luglio 2020 si stima, per le vendite al dettaglio, una diminuzione rispetto a giugno del 2,2% in valore e del 3,1% in volume. In calo sia le vendite dei beni non alimentari (-3,2% in valore e -4,8% in volume), sia quelle dei beni alimentari (-1,0% in valore e -0,8% in volume).
Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia