(ASI) Fino a qualche anno fa etica e impresa sembravano due concetti in antitesi, complice la crisi e i grandi cambiamenti, ha portato a rivedere questa concenzione.
La Fondazione Guido Carli, guidata dalla nipote del grande economista, Romana Luizzo, ha “provocatoriamente” organizzato un convegno dal titolo “Etica e impresa: sono due realtà conciliabili?”
Per rispondere al quesito sono stati chiamati alcuni nomi dell’eccellenza del sistema produttivo italiano nei diversi settori come Urbano Cairo (Presidente Cairo Communication), Fedele Confalonieri (Presidente Mediaset), Stefano Domenicali (AD Lamborghini), Sergio Dompé (Presidente Dompé Group), Maria Patrizia Grieco (Presidente Enel), Carlo Mazzi (Presidente Prada Group) Paola Severino (Vice Presidente Luiss), Marco Tronchetti Provera (Vice Presidente e AD Pirelli & Co).
La giornata è stata preceduta da un’efficace introduzione della Presidente del Senato della Repubblica Elisabetta Casellati che ha ribadito che Etica e impresa non sono lo sono, ma devono essere conciliabili, come sosteneva Wax Weber.
Significativi interventi introduttivi anche del presidente onorario della Fondazione Guido Carli, Gianni Letta, che ha ricordato la figura di intellettuale economista di Guido Carli, che già da tempo teorizzava l’ingresso dell’etica nell’impresa. Un’etica che era già presente negli anni ’50, come ricorda il presidente di Confindustria Boccia, ricordando il leader Cgil Giuseppe Di Vittorio con lo slogan “Prima le fabbriche, poi le case”, ricordando che il lavoro era la mission del Paese». Proprio sul lavoro pone l’accento il presidente di Rcs, Urbano Cairo, citando alcune operazioni che si sono improntate sempre nel rispetto dell’ascoltatore o del lettore nell’ambito della comunicazione. L’etica conviene come ha ribadito Maria Patrizia Grieco poiché la sostenibilità e la tutela dell’ambiente convengono a tutti. L’unico problema sottolinea, invece, Paola Severino è il fenomeno del forum shopping che può creare dei fenomeni di concorrenza sleale fra Stati con grandi ricadute nel mercato. Un mercato che in Italia si sta orientando all’etica, ma non senza difficoltà denuncia Fedele Confalonieri, parlando dei colossi di internet che sono ben lontani da un concetto di etica. Più fiducioso Domenicali che la tutela del Made in Italy è uno dei principi di Lamborghini e determina una crescita costante. Etica e impresa sono dunque ormai due facce di una stessa medaglia, ma sarebbe opportuno che le aziende più forti facessero dei patti, come è avvenuto nella moda con il fashion pact, come ha ricordato Carlo Mazzi, coinvolgendo 57 aziende del settore, costituenti il 30% del mercato per sostenere l’ambiente nel prima fase della filiera produttiva relativa all’agricoltura e all’allevamento. In questo mercato orientato verso un maggiore e necessario rispetto delle regole e della trasparenza, non dobbiamo dimenticare lo Stato che può intervenire nelle situazioni di incertezza. Divide la questione dell’intervento statale e sul caso Alitalia Tronchetti Provera non approva ciò, mentre Confalonieri non vede così male un ritorno al pubblico.
A conclusione del dibattito si è riconosciuto, grazie al coordinamento del moderatore Nicola Porro, una posizione unanime che etica e impresa sono assolutamente conciliabili. A testimonianza di ciò, a chiusura dei lavori, il sindaco Sala ha voluto condividere i successi della sua amministrazione, che ha ridotto il debito pubblico del 15%. Questo dato testimonia, a suo giudizio, l’essere stati etici nell’amministrazione.
Daniele Corvi - Agenzia Stamap Italia