Sono questi gli ingredienti che l'hanno portato ad avere successo in tutto il mondo. Il pianista artigiano, come ama definirsi, vive nella campagna umbra, a stretto contatto con la natura ed ha una gestione artistica atipica. Non è una major a gestirlo, come si potrebbe immaginare, ma egli stesso con dei giovani ragazzi con cui condivide la produzione e la sua passione per la musica. Per comprendere meglio la sua filosofia abbiamo voluto fargli qualche domanda:
Immaginandola nella sua campagna ci viene strano pensarla davanti ad un computer?
"Oggi internet ha ridotto le distanze, in pochissimi attimi si è proiettato in tutto il mondo, è per questo che ho voluto una mia gestione artistica snella, molto semplice e non con una major. Questo per me è una vantaggio, ho libertà decisionale su tutto, se mi va di fare un concerto gratis non devo stare a chiedere a nessuno, sono io che decido insieme al mio giovane staff. Credo che una delle maggiori ricchezze sia la libertà e questo è quello che ho. Certo mi ci vorrà un po' di tempo in più per farmi conoscere, ma il marketing del passaparola è ancora molto attuale."
Ma se qualcuno vuole ascoltare la sua musica cosa deve fare?
"Seguire i miei concerti live è quello che consiglio, ogni concerto ha una sua identità e una sua storia, oppure è possibile ascoltarmi su youtube, dove ci sono miei filmati postati da mezzo mondo, oppure, ancora, acquistando i miei lavori su itunes e tutte le altre piattaforme digitali."
Con lei si ha l'impressione di essere davanti ad un artigiano che nella sua bottega crea le proprie opere per esporle in un banchettino sul mondo, è proprio così?
"È proprio così, o meglio, ho il orticello dove cresco la mie creature e poi le presento come ha detto lei nel mio banchettino."
Maestro, con lei si ha la sensazione di avere di fronte una persona trasparente da cosa è dettato questo effetto?
"Probabilmente dalla semplicità con cui affronto la mia vita. Un'esistenza ricca di tante cose semplici ma oneste e che mi danno emozioni. Se noi potessimo apprezzare di più quello che siamo, invece di voler essere altro vivremmo decisamente meglio. L'Italia oggi è diventata un paese dove si corre dietro all'inarrivabile, si è assuefatti immediatamente da quello che si conquista e ci si anestetizza com lo shopping, il male dei nostri giorni. Probabilmente quello che dico può far storcere il naso a molti economisti, dato che, sembra che abbassando la soglia degli acquisti automaticamente si blocchi l'economia, ma a mio parere dobbiamo tornare a pensare che il denaro in realtà non serve a nulla!"
Parliamo del mondo della musica, come si trova ad essere considerato oggi un fenomeno musicale mondiale?
"Francamente mi sembra esagerato, io vivo alla giornata, mi fa enormemente piacere sapere che c'è gente in tutto il mondo che mi segue, il mio è un genere di nicchia, pertanto non si può parlare di popolarità pari a quella delle star della musica pop, ma trovare gente che al termine dei concerti mi chiede bis e dopo due ore di concerto non se ne vuole andare è alquanto bello. Ho dovuto aumentare i brani per i bis, di solito ne preparavo due, adesso sono arrivato a quattro."
Chi sono gli autori contemporanei che ascolta di più?
"Francamente i miei riferimenti musicali rimangono i classici, arrivo fino ai primi del novecento, questo non per snobbare i contemporanei, ma per non influenzare la produzione e riuscire a canalizzarla sempre su mondi incontaminati."
Ringraziandola per la disponibilità, ci ricorda i prossimi appuntamenti?
"Il 30 giugno presenterò il mio ultimo album 'Terra!', a Perugia, la mia città. Durante l'estate ci saranno poi molte date in Italia, fino a chiudere il tour allo Sporting d'Hiver di Montecarlo" e riprendere quello in vernale con le date di Hong Kong il 23 Ottobre e Macao in Cina il 24.
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