(ASI) Aveva appena compiuto 69 anni ed aveva stampato il suo ultimo lavoro; David Bowie non c’è più, la conferma è arrivata tramite un twitter del figlio.
Il cantante è morto domenica 10 gennaio dopo aver combattuto contro un cancro al fegato per 18 mesi.
David Robert Jones - questo il vero nome - nasce a Brixton, quartiere di Londra l'8 gennaio del 1947. Il suo primo singolo, Can't help thinking about me, viene pubblicato il 14 gennaio del '66 a nome di David Bowie e The Lower Third. Nel 1967 avviene l'incontro cruciale con Lindsay Kemp. Dall'artista apprende i segreti della teatralità, della mimica, dell'uso del corpo, elementi fondamentali della sua personalità artistica che si affermerà attraverso le sue tante "personalità". Il primo tour ufficiale è lo "Ziggy Stardust Tour", iniziato il 10 febbraio 1972 al Toby Jug di Tolworth, 103 date in 60 città, l'occasione per promuovere l'album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, disco venerato che racconta la storia del primo dei suoi alter ego scenici, Ziggy Stardust, un extraterrestre bisessuale e androgino trasformato in rockstar, fra teatro kabuki e fantascienza, che fa di Bowie un portavoce della libertà sessuale. Ma è solo uno dei tanti alter ego di Bowie, da Aladdin Sane al Duca Bianco, una continua reinvenzione di se stesso che gli ha permesso di mostrare varie sfaccettature della sua arte nel corso della sua carriera.
Bowie può essere classificato tra i pionieri del “Glam Rock”, dove musica e moda si uniscono nel creare uno stile unico e particolare.
Dopo Station to station ('76) e The Thin White Duke ('76), Bowie lascia Los Angeles e si trasferisce a Berlino dove collabora con Brian Eno. Con il nuovo produttore Bowie produce tre degli album più importanti della sua carriera, Low, Heroes e Lodger. Se gli anni 70’ sono stati ricchi di fama e successo, gli anni Ottanta lo sono ancora di più. Con Let's Dance arriva il periodo più commerciale di Bowie e successivamente forma i Thin Machine, un quartetto chitarra, basso, batteria che suona un rock durissimo.
Bowie non è solo musicista. Infatti sfruttando al massimo il suo carisma e teatralità non si fa mancare le incursioni nel cinema. Dopo piccole apparizioni, il grande successo arriva nel 1976 come protagonista di L'uomo che cadde sulla Terra di Nicolas Roeg. Ma tra le sue interpretazioni si ricordano anche quella in Furyo di Nagisa Oshima del 1983, Absolute Beginners e Labyrinth del 1986 fino a Basquiat di Julian Schnabel del 1996, nel quale ha interpretato il ruolo di Andy Warhol.
Negli anni novanta e duemila le presenze in pubblico di Bowie diminuiscono sempre di più, divenendo sempre più un fantasma.
Muore uno degli artisti più grandi di sempre, che è riuscito a creare un personaggio che ha saputo farsi riconoscere non solo per le sue doti canone, ma anche artistiche e teatrali senza rendere sulla banale e insensato. Addio Duca Bianco.
Carlo Sampogna - Agenzia Stampa Italia 11/1/2016