Partiti nel 2007 con l’assistenza infermieristica domiciliare (Home Clinical Assistance), Baxter è stata la pioniera nell’offerta di una serie di servizi che, grazie all’innovazione, hanno contribuito a migliorare la qualità di vita dei pazienti nell’ambito di un trattamento terapeutico dell’emofilia che non prevede solo il farmaco.
In particolare:
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Il servizio Home Delivery offre al paziente la possibilità di ricevere a casa gratuitamente la terapia personalizzata per il trattamento, laddove le realtà regionali lo consentono
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Il servizio B-nect, piattaforma multimediale per l’interazione medico-paziente, utilizza internet e smartphone, consentendo ai pazienti di rimanere in contatto con il proprio Centro di riferimento, di gestire la propria terapia attraverso i diari infusionali e di ricevere le informazioni necessarie
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L’Home Rehabilitation Assistance prevede programmi riabilitativi che il paziente può svolgere direttamente nella propria abitazione con l’aiuto di fisioterapisti professionisti e con l’utilizzo di una Nintendo Wii fit al fine di migliorare lo stato articolare ed il tono muscolare e prevenire il danno alle articolazioni; Nell’ambito dell’HRA, l’ultima novità è rappresentata dall’adozione della laserterapia ’HILT’, grazie all’efficacia dimostrata dal laser nel migliorare il danno articolare e lenire il dolore.
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L’Home Psychological Assistance è un servizio di counseling psicologico domiciliare a supporto del paziente emofilico e della sua famiglia per ridurre il carico emotivo che potrebbe incidere sulla sfera personale e familiare del paziente stesso
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La Terapia assistita con gli animali attraverso percorsi di ippoterapia e e di dog therapy si rivolge ai pazienti emofilici più piccoli per aiutarli ad acquisire maggiore sicurezza e consapevolezza di sé.
“Tutti questi servizi illustrati oggi da Baxter nell’ambito dell’assistenza domiciliare e nella terapia assistita con gli animali (PET therapy) – ha dichiarato il Dottor Roberto Centurame, Presidente Associazione Regionale Emofilici e Coagulopatici Abruzzesi A.R.E.M.E.C.A. – rappresentano un contributo fondamentale nella gestione quotidiana della malattia nel paziente con emofilia. I servizi facilitano il paziente a condurre un’esistenza il più possibile “normale” e a riappropriarsi di una dimensione sociale e lavorativa. Grazie a queste iniziative è possibile limitare problemi di ordine pratico, organizzativo e logistico, come ho potuto constatare personalmente attraverso B-nect, uno strumento che mi consente di essere in contatto direttamente con il mio medico in modo estremamente facile e di semplificare e monitorare la gestione quotidiana della patologia.”
La conferenza stampa ha visto la presenza anche del Dottor Massimo Morfini, Agenzia per l’ Emofilia, Azienda Ospedaliera Careggi di Firenze, della Dottoressa Angiola Rocino, Centro Emofilia, Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli e del Dottor Ezio Zanon, Centro Emofilia, Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova che, tramite la propria esperienza, hanno illustrato come i servizi messi a disposizione da Baxter rappresentino un’integrazione estremamente utile al completamento della terapia farmacologica. Presente anche il Dottor Gabriele Calizzani, Presidente della Federazione delle Associazioni Emofilici (FedEmo) che ancora una volta ha sottolineato l’importanza dell’accesso uniforme alle cure sul territorio nazionale e la necessità di personalizzare la cura in base alle esigenze di ciascun paziente non solo attraverso il farmaco ma anche con i servizi assistenziali.
“Oggi - ha affermato il Professor Silvio Gherardi, Presidente ed Amministratore Delegato Baxter S.p.A - è necessario comprendere come una corretta partnership tra pubblico e privato sia la chiave per poter continuare a garantire un’assistenza efficace ed efficiente. I nostri servizi sono percepiti come un valore da parte dei medici e dei pazienti, ma non da parte delle Autorità sanitarie. Se questo valore non sarà avvertito come tale anche da chi gestisce la sanità pubblica regionale, l’attuale livello di assistenza al paziente emofilico non sarà più sostenibile, con un conseguente danno all’innovazione e ai pazienti. È necessario cambiare ottica e guardare alla terapia nel suo complesso, che è il risultato di vari fattori: farmaco, servizi assistenziali e gestione di eventuali complicanze. Lavoriamo da sempre in questa direzione avendo come obiettivo primario una miglior qualità della vita dei pazienti. Vorremmo continuare a farlo se il Sistema ce lo consentirà”.
L’evento stampa è stato anche l’occasione per fornire i dati sull’emofilia: la malattia, nella sua forma congenita, colpisce quasi totalmente gli individui maschi e normalmente viene trasmessa dalla madre al figlio maschio. Questa patologia si caratterizza per l’assenza nel sangue di una proteina prodotta dal fegato. Nell’emofilia A, che ha un’incidenza di un caso ogni 10.000 soggetti, è presente una forte carenza del fattore VIII della coagulazione. Nell’emofilia B, spesso definita malattia di Christmas, manca invece il fattore IX della coagulazione e questa forma presenta un’incidenza di un caso ogni 30.000 maschi. Questi deficit causano negli emofilici emorragie di gravità variabile, anche a rischio per la vita, a seconda della carenza di attività del fattore coagulante. In Italia, i casi di emofilia A, la forma più grave, sono circa 4.000 e quelli di emofilia B sono circa 800.
Baxter
Baxter è un’azienda multinazionale farmaceutica e biomedicale, presente in più di 100 Paesi, con oltre 50.000 dipendenti.
In Italia opera grazie alle sue 3 Business Units:
• BioScience: produce proteine ricombinanti e plasma-derivate per la terapia dei difetti della coagulazione, colla di fibrina, dispositivi biomedicali per la chirurgia e vaccini.
• Hospital Care: fornisce soluzioni endovenose e prodotti utilizzati specificatamente per l’idratazione, nutrizione parenterale, anestesia, terapia del dolore, terapia betabloccante endovenosa, terapia antibiotica e chemioterapia; oltre alle Immunoglobuline Umane dedicate al trattamento di patologie rare quali le immunodeficienze primitive e la neuropatia motoria multifocale.
Renal: sviluppa terapie sostitutive e servizi per pazienti affetti da insufficienza renale cronica ed acuta.
Delle 6 sedi italiane - Roma, Pisa, Rieti, Monselice, Sesto Fiorentino e Grosotto - che contano oltre 1000 dipendenti, 4 sono stabilimenti produttivi (Pisa, Rieti, Sesto Fiorentino e Grosotto).
Da 80 anni nel Mondo e da oltre 40 anni in Italia, l’Azienda assiste gli operatori sanitari e i pazienti mettendo a loro disposizione terapie per il trattamento di patologie gravi come cancro, emofilia, deficit immunitari, malattie infettive, insufficienze renali e traumi.
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Ufficio Stampa:
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