“Il lungo periodo di assistenza delle popolazioni della Valnerina hanno permesso di mettere a punto il sistema di supporto nei momenti di emergenza”, ha detto il dirigente della regione dell'Umbria dell’ingegnere Stefano Proietti Nodessi nel corso della trasmissione Nero Su Bianco condotta da Laurent De Bai andata in onda martedì sera”. Nodessi ha voluto anche anticipare il provvedimento che la Giunta ha preso per sostenere in questa prima fase di accoglienza i profughi arrivati nella nostra regione: “Siamo in grado di supportare ciascun profugo con una somma di 300 € mensili per tre mesi, ogni profugo deve iscriversi sul portale e trovare il link “ #OffroAiuto ” sul sito del dipartimento della protezione civile”.
Nel corso della ultima puntata di Nero su Bianco è stato ribadito come i cittadini dell’Ucraina arrivati in Umbria vengono presi in carico dal Servizio sanitario nazionale: “ La carta sanitaria permetterà oltre alla vaccinazione di fornire assistenza a tutti, usufruendo dei nostri servizi assistenziali”. ha aggiunto Nodessi.
Naturalmente si è anche parlato dell'argomento “Guerra”, con le polemiche che si infittiscono dal giorno in cui Putin ha scatenato la guerra in Ucraina. In collegamento da Kiev e intervenuto il giornalista ucraino Vladislav Mainstrouk: “In Italia si fa molta confusione - ha esordito - veniamo accolti nel vostro paese ma poi si vorrebbe che ci arrendessimo alla Russia senza difendere la nostra terra. Abbiamo bisogno di tutto, anche delle vostre armi”.
Assolutamente contrari a consegnare armi ai civili e all'esercito ucraino gli altri ospiti della trasmissione, il generale di brigata Adriano Ruspolini e l’imprenditore Marco Mandarini: devo dire ha detto Mandarini, rivolgendo al giornalista ucraino “Io non considero i russi tutti i cattivi, e gli ucraini tutti buoni. Occorre valutare in maniera profonda le ragioni di questa guerra, che non è iniziata un mese fa, ma molto prima”. In studio c'erano anche il presidente della Consulta dei Volontari Claudiio Serrani.
Il giornalista di lungo corso Mario Mariano ha voluto sottolineare l'atteggiamento particolarmente aggressivo e polemico del cronista ucraino che non riesce ad esporre le proprie tesi senza livore, “una aggressività che non fa onore al dibattito, che non tiene Conto -ha aggiunto Mariano - di quanto impegno stanno mettendo gli italiani e gli umbri in particolare nell’accogliere i profughi e ad integrarli nei loro territori”.