(ASI) Chieti – Domenica scorsa, si è svolto al Supercinema - Teatro Comunale di Chieti, l'evento “Nostalgia dell'avvenire: 70 anni di MSI in Abruzzo”, una manifestazione in onore del Movimento Sociale Italiano, evento organizzato in una delle città storiche della Destra in Abruzzo e in Italia.
L'iniziativa è stata organizzata dalla Fondazione Cantiere Abruzzo – Italia col patrocinio della Fondazione Alleanza Nazionale.
I Settant'anni del Movimento Sociale Italiano in Abruzzo, sono stati raccontati dai diretti protagonisti. A tal proposito, noi abbiamo intervistato telefonicamente l'On. Fabrizio Di Stefano che ha fatto gli onori di casa agli ospiti intervenuti:
Che cosa ha ispirato la realizzazione di tale manifestazione? «Quest’anno ricorre il 70° anniversario del MSI e abbiamo voluto organizzarlo a Chieti, città simbolo per la destra abruzzese e italiana celebrando con i protagonisti dell'epoca».
Che cosa resta oggi del Msi nella storia politica italiana? «Quello che resta è sicuramente la vittoria dei valori di cui l’MSI si faceva promotore. Penso a quando negli anni ‘60/'70 soltanto l’MSI cantava sui suoi palchi l’Inno Nazionale, sventolava il Tricolore nelle piazze. Oggi finalmente l’inno è tornato ad essere cantato da tutti e la bandiera sventolata in tutte le occasioni. Resta tanta passione, quel grande enorme tributo di cuore, passione e idealità che donne e uomini di allora seppero tramandarci».
Avete invitato qualche ospite d’onore? «Non abbiamo voluto personaggi particolari, perché l’Abruzzo è stato una fucina di personaggi importanti. Sono intervenuti personaggi noti e non, uomini e donne che in quegli anni hanno riempito le piazze e le sedi del MSI senza nulla chiedere. Oggi si va troppo spesso da un politico a chiedere qualcosa. All'epoca tutte quelle donne e quegli uomini andavano dai politici per chiedere: “Che cosa posso fare? Oppure “Che cosa posso dare?”. Questo è il grande insegnamento del Movimento Sociale Italiano».
Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia