(ASI) – Roma - Per il giorno 22 settembre 2016, il Ministero della Salute ha indetto, in tutti i Comuni che aderiranno, un giorno dedicato alla fertilità ed a tutte le problematiche connesse, il Fertility Day.
Il calo preoccupante della natalità ha spinto i governi di tutta Europa a ricercare le cause e le possibili soluzioni ad un fenomeno che comincia ad impensierire tutto il Vecchio Mondo.
In Italia, una coppia su cinque ha problemi di fertilità. Detto così potrebbe apparire un freddo dato statistico, ma se si pensa che 20 anni fa era solo una coppia su dieci a soffrire del problema, le cose cambiano. Cos’è successo in questi ultimi due decenni? Molteplici possono essere le risposte. Il sito internet del Ministero dedicato alla manifestazione, offre numerosi spunti di riflessione. Con lo stile simile ad una landing page, il dicastero offre diverse aree tematiche che consento al cittadino di potersi informare ed entrare nel problema con maggiore consapevolezza. Pochi sanno, infatti, che le coppie affette da questa difficoltà sono circa il 15-20% nel mondo, stando ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il 40% delle cause d’infertilità riguarda le donne e gli uomini ex aequo, mentre un 20% ha a che fare con la coppia. Un ruolo importante e negativo lo svolgono le malattie sessualmente trasmissibili, che coinvolgono circa 300 milioni di nuovi malati.
Ma, secondo il Ministero, l’infertilità si può prevenire e curare. È necessario, a questo scopo, conoscerne le cause. Le terapie oncologiche, l’endometriosi, uno stile di vita sbagliato, la procreazione medicalmente assistita ed i fattori di rischio ambientali possono contribuire negativamente alla capacità di procreare nei soggetti in età fertile. Vediamo in dettaglio quali possono essere i fattori di rischio.
Le terapie oncologiche presentano, come effetto secondario, una riduzione della capacità generativa. Dato che negli ultimi anni si è alzata l’età in cui si decide di avere figli, può capitare che al momento della diagnosi oncologica il soggetto malato non sia ancora genitore. “Chemioterapia, radioterapia e terapie biologiche hanno migliorato significativamente la sopravvivenza dei pazienti affetti da tumore, tuttavia la possibile comparsa di sterilità o d’infertilità secondaria ai trattamenti oncologici e il disagio psicosociale ad essa correlato sono temi di importanza crescente, non solo in considerazione del miglioramento della prognosi nei pazienti oncologici di età pediatrica e giovanile, ma anche a causa dello spostamento in avanti dell’età della prima gravidanza” dichiara il Ministero nel sito internet dedicato. Tra le possibili soluzioni ci sarebbe un miglioramento delle terapie, in modo tale da preservare la fertilità. Come anche il prelievo di spermatozoi ed ovociti dai pazienti non appena ricevuta la diagnosi tumorale.
L’endometriosi è un’altra causa d’infertilità. Si tratta di una malattia che interessa l’utero e che può interessare la donna fin dalla prima mestruazione e coinvolge circa il 5% delle donne. In questo caso di notevole importanza è la diagnosi precoce, con particolare attenzione ai dolori mestruali e durante i rapporti sessuali, che non vanno sottovalutati.
Per ciò che riguarda i maschi, tra le cause che possono condurre a problemi di fertilità, dobbiamo annoverare il varicocele ed i problemi ormonali. Anche in questo caso, una diagnosi corretta può condurre alla risoluzione del problema.
Tra i problemi comuni, aldilà del genere sessuale, troviamo i fattori ambientali, come l’inquinamento, le sostanze contenute nei cibi industriali, i prodotti utilizzati in agricoltura, tutti in grado di alterare la funzionalità del sistema endocrino e di alcuni organi.
Le cause che possono condurre all’infertilità sono così numerose e complesse che la strategia da porre in atto deve essere rivolta a diversi e molteplici campi. Innanzitutto la prevenzione. Con questo s’intende sia l’intervento del legislatore, per vietare l’utilizzo di tutte quelle sostanze che possono danneggiare la salute umana, sia la corretta educazione dei singoli, per consentire a tutti di evitare quei comportamenti che possano avere conseguenze deleterie sulla salute in generale e sulla capacità di procreare in particolare, come obesità, alcolismo e tossicodipendenza.
Il programma dettagliato della giornata è reperibile nel sito “fertilityday2016.it”.
Appuntamento, per tutta Italia, al 22 settembre 2016, per il giorno dedicato alla fertilità.
Ilaria Delicati – Agenzia Stampa Italia